Colin Farrell da Oscar: la mia rivincita con Gli spiriti dellisola

Colin Farrell da Oscar: la mia rivincita con Gli spiriti dellisola

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di Francesca Scorcucchi

Difficile risalita dopo il flop di Alexander: Leggevo le recensioni e mi vergognavo. Le mie sopracciglia? Si muovono indipendentemente da me: mi aiutano a recitare

Fare l’attore il destreggiarsi su una corda tesa dalla quale tanto facile cadere quanto difficile rialzarsi. Ne sa qualcosa l’irlandese Colin Farrell la cui carriera, lanciata da Joel Schumacher, ha rischiato di essere irrimediabilmente rovinata da Oliver Stone, che nel 2004 lo volle protagonista del flop Alexander: Leggevo le recensioni e mi vergognavo di me stesso. Scelte rigorose e registi intelligenti (Woody Allen, Terry Gilliam, Yorgos Lanthimos) gli hanno consentito di rialzarsi. Ora finalmente arrivano i riconoscimenti. Gli spiriti dell’Isola, in Italia dal 2 febbraio, lo vede tornare a recitare con Brendan Gleeson, diretto da Martin McDonagh come ai tempi di In Bruge – la coscienza dell’assassino. The Banshees of Inisherin, questo il titolo originale, gli ha appena fatto ottenere una nomination agli Oscar come migliore attore.

Il film in tutto ha portato a casa nove candidature di peso: miglior film, regia, attori non protagonisti, Brenda Gleeson, Barry Keoghan e Kerry Condon, musiche, sceneggiatura originale e editing, oltre a quella di Farrell. Sono davvero grato all’Academy per tutto l’amore che ha dimostrato per questo film — ha detto l’attore — e sono onorato dall’essere accostato a tali colleghi. Inisherin il nome di un’isola fittizia che Martin McDonagh colloca nell’arcipelago delle Isole Aran, sulla costa occidentale dell’Irlanda. Luoghi selvaggi, popolati da pecore e personaggi poetici come i due protagonisti, Pdraic Silleabhin (Farrell) e Colm Doherty (Gleeson). Il film mescola la commedia con il dramma e racconta di un’amicizia spezzata sullo sfondo della guerra civile irlandese. il 1923 e Colm decide di non voler pi frequentare l’amico Pdraic. Non d spiegazioni. il racconto di un lutto — dice Farrell che per la parte ha gi ottenuto la coppa Volpi e un Golden Globe — un’amicizia che finisce non diversa dalla morte di una persona cara.

Come coltiva le sue amicizie un attore sempre in giro per il mondo?

Per quanto non mi piaccia, la tecnologia aiuta. Non amo parlare al telefono ma scrivo molto: messaggi, email. Ho ancora un paio di amici con cui ho passato l’infanzia nella stessa strada a Dublino.

Gli amici veri sono quelli dell’infanzia?

E dell’adolescenza, fino ai quattordici anni. Sono amicizie che non necessitano di annaffiature regolari. Puoi andare, vivere la tua vita e quando ritorni sai che ci sono. Capita che viaggi, che non mi faccia sentire per un po’, ma quando riprendo il contatto come se non fosse mai stato interrotto.

Sa di avere a che fare con un artista.

Orson Wells raccont una volta, in un’intervista, di aver sempre messo l’amicizia prima dell’arte: hai mai fatto lavorare un amico? Certo. mai stata una scelta sbagliata? S. Lo rifaresti? Assolutamente s!, diceva. Grandioso.

L’idea di tornare a lavorare insieme dopo In Bruge c’ da anni, vero?

Vero, tempo fa Martin McDonagh mi mand un copione, poi non successe nulla. Anni dopo ricevetti un’altra versione, restava in piedi solo l’idea: un amico che non vuole pi l’altro. Il resto era tutto diverso. Nella prima versione c’era pi azione e, confesso, il mio personaggio era pi fico. L’amor proprio era ferito ma era l’idea giusta e la storia risultava pi commovente.

Chi Pdraic?

un uomo semplice. Gli basta un cielo azzurro, i prati verdi e le onde che si infrangono sulla spiaggia per essere felice. Non capisce le preoccupazioni delle menti pi complesse. Nel film ho dovuto interpretare la perdita della sua innocenza. Scopre che l’umanit pu essere crudele e che non ci deve essere una necessaria spiegazione alla crudelt.

Si ha l’impressione che usi le sopracciglia come uno strumento di recitazione.

Si muovevano indipendentemente dalle mie intenzioni, ma hanno aiutato, a quanto pare.

Durante la cerimonia dei Golden Globe ha ringraziato Jenny, l’asina del film.

Era il suo primo film e la vita sul set, dove tutti corrono di qua e di l, poteva essere per lei sconvolgente. Gli animali, ancor pi dei bambini, insegnano l’onest e la pazienza.

L’isola di Inisherin un’altra protagonista.

Che, come sempere accade con le isole, modella i personaggi che la vivono. Qualche volta, io stesso, irlandese, scordo di essere un isolano con quel tipico carattere e uno spiccato senso di comunit, sia in positivo che in negativo. Capace di salvarti, o di farti affogare del tutto.

27 gennaio 2023 (modifica il 27 gennaio 2023 | 21:11)

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