«Il 29 ottobre manifestazione per la pace». De Luca anticipa la marcia di don Battaglia

«Il 29 ottobre manifestazione per la pace». De Luca anticipa la marcia di don Battaglia

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a napoli Mezzogiorno, 7 ottobre 2022 – 09:11 Pax Christi sta lavorando a un’iniziativa per il prossimo mese di Simona Brandolini E il governatore «anticipa» l’arcivesvoco. Ieri da Palazzo Santa Lucia sono partiti gli inviti per la pre-riunione, in vista della manifestazione per la pace annunciata e organizzata da Vincenzo De Luca il 29 ottobre, che si terrà domani. Sindacati, istituzioni, vescovi, comunità di Sant’Egidio, associazioni, sindacati, tutto il consiglio regionale per un evento che, nell’idea del presidente della Regione, dovrà essere senza bandiere. In realtà una marcia della pace a Napoli è già in cantiere. In silenzio, senza pubblicità alcuna, la starebbe organizzando da qualche giorno l’arcivescovo Mimmo Battaglia. Napoli, infatti, sarebbe stata scelta come sede della marcia di Pax Christi, il movimento cattolico per la pace un tempo presieduto da don Tonino Bello. La data prevista dovrebbe essere metà novembre, il 19 probabilmente. Insomma De Luca, con la sua, la anticiperebbe di una quindicina di giorni. L’obiettivo, si legge in una nota della Regione, è «quello di promuovere un cessate il fuoco in Ucraina della durata di un mese, per consentire a istituzioni di governo e statali o singole personalità di mettere in campo una concreta iniziativa di pace». Gli slogan saranno «cessate il fuoco» e «fermare l’atomica». «L’annessione delle regioni ucraine da parte della Russia, e la minaccia sempre più ravvicinata di uso di ordigni atomici, hanno determinato una svolta grave e drammatizzato in modo inaudito la vicenda della guerra — ha spiegato De Luca —. È indispensabile promuovere una mobilitazione straordinaria per diffondere la consapevolezza dei pericoli enormi che sono davanti a noi e al mondo del lavoro. È indispensabile creare un clima di forte pressione sui governi, sugli Stati, sulle diplomazie, in direzione della pace». E ancora: «Se si fa un ulteriore passo verso le armi atomiche non ci saranno più colpevoli e innocenti, ma solo morti e olocausto». Domani comunque ci sarà la prima riunione nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia e si capiranno anche le prima adesioni. I tre sindacati invieranno un loro delegato, per ora per ascoltare. E per capire qual è la piattaforma della manifestazione. Perché qualche perplessità già c’è. «Alla riunione come Uil ci saremo con un componente della segreteria regionale, Salvatore Cosentino, e faremo una valutazione di merito sui contenuti della manifestazione. Prima di aderire rimane un problema di date perché in contemporanea abbiamo deciso da diverse settimane una mobilitazione unitaria sulla sanità», spiega il segretario Giovanni Sgambati. Prosegue il ragionamento il leader Cgil Nicola Ricci: «Ci sono due problemi. Uno di ordine organizzativo. Domani siamo a Roma per una manifestazione nazionale, per il 29 ottobre c’è invece la mobilitazione sulla sanità. Dopodiché non ci va di correre dietro l’ansia da prestazione del governatore. Il tema della pace è nazionale, non può diventare regionale per una questione di mero protagonismo». La segretaria Cisl Doriana Bonavita rilancia: «Mi piacerebbe che oltre all’iniziativa per la pace, purché laica, garantista e senza bandiere, De Luca scendesse in piazza accanto a noi per il lavoro. Detto questo è indispensabile che nella piattaforma ci sia chiaramente scritto che c’è un aggressore, Putin, e un popolo che si sta difendendo, quello ucraino. Altrimenti non accettabile». Questo sarà un punto dirimente e non solo per il sindacato con ogni probabilità. Nel frattempo chi fa concorrenza a De Luca è Luigi de Magistris che, in verità, durante tutta la campagna elettorale ha preso una posizione ultrapacifista tanto da tirarsi dietro anche qualche critica di filoputinismo: «Noi di Unione Popolare ci auguriamo che le forze pacifiste, il mondo dell’associazionismo, le realtà di base chiamino, senza nessuna bandiera di partito, una grande manifestazione nazionale per la pace, contro la guerra, per dire sì a una tregua immediata in Ucraina. Sì all’iniziativa diplomatica forte e immediata, stop alle armi. Partecipare in tantissime e in tantissimi: donne, uomini, persone con la bandiera della pace, gli striscioni della pace unite e uniti per l’umanità, per la pace, contro le guerre. Il momento è adesso non possiamo più aspettare, noi ci siamo sempre stati». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 7 ottobre 2022 | 09:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-07 07:12:00, Pax Christi sta lavorando a un’iniziativa per il prossimo mese,

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