Dentro i bunker antiatomici di Zaporizhzhia costruiti dai russi negli Anni ’50 e dove oggi si trova di nuovo riparo

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Negli anni Cinquanta, in piena Guerra fredda, l’Unione sovietica costruiva molte delle sue abitazioni per proteggere i cittadini dalla possibilità di una guerra atomica. Quindi ogni casa e palazzo aveva il suo rifugio che era dotato da porte blindate, chiusure ermetiche, filtri per aria, acqua, per resistere alle radiazioni per periodi prolungati.

Qui a Zaporizhzhia gli abitanti stanno pensando non solo alle bombe ma anche alle radiazioni che possono venire sia dalla centrale nucleare vicina ma anche dalle bombe atomiche. Ogni notte un centinaio di persone si rinchiude in questi rifugi. Dentro c’è il vecchio sistema di filtraggio dell’aria sovietico, che oggi però non funziona più. Le persone hanno paura della centrale atomica che è a soli 40 km, oltre al nuovo pericolo dell’atomica.

13 ottobre 2022 – Aggiornata il 13 ottobre 2022 , 23:37

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, 2022-10-13 21:38:00, Oggi centinaia di persone dormono qui la notte,

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