A «meta» con Dominguez. I ragazzi del Beccaria guardano al futuro col rugby

di Luca Bergamin

Lo Sport Camp per il reinserimento dei giovani dell’istituto di pena di Milano assieme al campione azzurro. Ma sfide anche a calcio, basket e fitness

Il rugby è uno sport che prepara alla vita. Ci si può scontrare in campo, anche duramente, ma poi finisce la partita e ne comincia un’altra, all’insegna del rispetto reciproco e dell’amicizia, in cui si impara a stare insieme, a fare squadra, a non far prevalere l’egoismo del singolo a scapito della collettività. È anche questo il senso che sta alla base della settimana all’insegna dello sport che vede, da ieri al 2 settembre, i ragazzi dell’Istituto Penale Cesare Beccaria di Milano impegnati nella sesta edizione del Gruppo Mediobanca Sport Camp, un progetto che si prefigge l’intento di favorire il reinserimento nella società di giovani che hanno commesso errori nel loro cammino di apprendistato alla vita, magari anche per colpa del contesto sociale nel quali sono cresciuti, senza possibilità di deviare verso il bene.

Sono 35 e hanno un’età compresa tra i 14 e i 24 anni i protagonisti di questa manifestazione incentrata non soltanto sul gioco della palla ovale, ma anche incentrata su calcio, basket oltre a diverse attività di fitness game. Ovviamente, grazie alla partnership col Cus Milano, il rugby sarà al centro dell’attenzione e dell’emozione generali dei giovani partecipanti: anche perché l’ex campione della Nazionale italiana di rugby Diego Dominguez e il suo staff organizzeranno le attività dei giovani, insieme ad alcuni volontari del Gruppo Mediobanca, dispensando dunque numerosi insegnamenti, trasmettendo valori e segreti del gioco praticato a eccezionali livelli internazionali.

«Attraverso la pratica e la formazione sportiva si riescono a trasmettere valori come il rispetto di sé e degli altri – ha detto Giovanna Giusti del Giardino, responsabile della Sostenibilità del Gruppo Mediobanca. Lo sport può rappresentare per questi ragazzi uno strumento di crescita basato sul confronto con persone di origini e culture diverse. Siamo orgogliosi di portare ancora una volta, insieme a Diego Dominguez e a tutti gli altri allenatori, i valori positivi dello sport all’interno del Beccaria». Il campione italo argentino è sempre stato un esempio di correttezza e sportività, doti che gli hanno permesso di diventare forse il più grande giocatore che abbia indossato la maglia azzurra e di rappresentare un modello per chi pratica questo sport e per coloro i quali vedono nel rugby un motore di cambiamento nella mentalità dei giovani.