A margine del convegno che si è tenuto a Milano sul modello Lombardia per l’istruzione, il ministro Giuseppe Valditara, ha parlato delle misure legate all’ambito delle scuole paritarie.
Uno degli aspetti più rilevanti delle nuove misure è la modifica del processo di abilitazione per gli insegnanti delle scuole paritarie. In precedenza, per ottenere l’abilitazione necessaria all’insegnamento, i docenti delle scuole paritarie erano obbligati a trasferirsi nelle scuole statali. Il processo non solo comportava una ‘deminutio’ per le scuole paritarie, ma implicava anche una perdita di risorse economiche significative. La nuova regolamentazione, definita dal Ministro Valditara come una “vera rivoluzione”, permetterà ai docenti di acquisire le abilitazioni rimanendo all’interno delle scuole paritarie.
Per Valditara, il cambiamento apporta numerosi benefici. Innanzitutto, garantisce una maggiore stabilità lavorativa per gli insegnanti delle scuole paritarie, consentendo loro di rimanere nel loro contesto lavorativo preferito. In secondo luogo, questa misura valorizza le scuole paritarie, eliminando la necessità per i docenti di migrare verso le scuole statali per ottenere le qualificazioni richieste. Infine, si prevede che la nuova politica porti a un risparmio significativo in termini di risorse economiche, sia per gli insegnanti che per il sistema scolastico nel suo complesso.
Nel dettaglio, grazie a un emendamento approvato nel Decreto Pa bis, i docenti che hanno svolto almeno tre anni di insegnamento negli ultimi cinque anni in una scuola paritaria avranno la possibilità di ottenere l’abilitazione con la metà dei crediti formativi universitari (CFU) normalmente richiesti, ovvero 30 anziché 60. Un passo avanti per circa 15mila docenti che, fino ad ora, vivevano in uno stato di incertezza professionale.
Nello specifico, si legge, nel provvedimento, “si prevede per coloro che hanno svolto servizio, presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie, per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione, nei cinque anni precedenti, nonché coloro che abbiano superato la procedura straordinaria di cui all’articolo 59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, l’acquisizione dell’abilitazione all’insegnamento attraverso il conseguimento di 30 CFU/CFA (in luogo dei 60 CFU/CFA) di cui all’articolo 13, comma 2, del medesimo decreto legislativo n. 59 del 2017.”
L’emendamento approvato mira ad agevolare l’acquisizione dell’abilitazione attraverso il conseguimento di soli 30 CFU/CFA del percorso di formazione iniziale per tutti quei docenti che abbiano già tre annualità di servizio presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie e che, verosimilmente, intendano utilizzare il titolo abilitante per fini diversi dalla partecipazione al concorso.
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