di Redazione Sport
Il ministro per lo Sport e i giovani ha raccontato in un’intervista al Foglio l’amicizia con Vialli e la sua lotta con un tumore alla gola: Ho imparato a dare il giusto valore alle cose. E a non sprecare il tempo
Il tempo? Non voglio sprecarne. Cerco di prendere tutto dalla vita, senza risparmiarmi, do il giusto valore alle cose. L’ho capito con la mia esperienza: i giorni, le settimane, i mesi non vanno gettati all’aria. Potrebbe tranquillamente essere uno stralcio di una vecchia intervista di Luca Vialli. Sono invece le parole del ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi , affidate a un’intervista al Foglio. A Vialli, Abodi era legato da un rapporto di amicizia, ma anche da un nemico comune: l’ospite indesiderato, come lo chiamava il campione scomparso una settimana fa e come lo chiama oggi il ministro.
Era gennaio 2021 quando Abodi, toccandosi il collo, avvert la presenza di due linfonodi che gli provocavano dolore. Erano i giorni in cui stava valutando la candidatura a sindaco di Roma che Giorgia Meloni gli aveva proposto. La biopsia, per, sgombr il campo da ogni dubbio. Chemio e radioterapia non furono sufficienti a eliminare le cellule tumorali sulla parete tonsillare e il ministro fu costretto all’intervento chirurgico: Era il 3 agosto 2021 — racconta ancora al Foglio — e nel frattempo avevo spiegato a Giorgia che non potevo candidarmi in Campidoglio. Ora, un anno e mezzo pi tardi, credo di aver seminato l’ospite indesiderato. Certo, quando ti tolgono la catena linfonodale sei asimmetrico, sembra che ti manchi qualcosa.
Era stata la malattia a cementare ulteriormente il rapporto con Vialli, anche se Abodi spiega che nelle loro conversazioni, lui non si mai lamentato della sua patologia. Mi spieg che il suo caso era complicato. Di Luca mi colpiva il non voler mai cercare compatimento. Quello che emerge un rapporto di empatia reciproca: A volte riascolto i messaggi vocali di Gianluca. La sua morte mi ha addolorato e fatto pensare. Nell’ultimo messaggio gli augura buona fortuna, non solo per la nomina a ministro dello Sport, ma anche per il resto. Avevano un impegno: Da presidente del Credito sportivo avevo organizzato la presentazione del suo libro, che per non siamo mai riusciti a finalizzare. Non c’ stato tempo.
Ora Abodi l’ospite indesiderato riuscito a cacciarlo, ma queste sono esperienze che comunque lasciano un segno molto profondo: All’inizio ho vissuto la scoperta della malattia con incoscienza. Poi il secondo pensiero che ho avuto stato un altro: troppo facile apprezzare solo le cose belle della vita. E c’ anche un altro tema: riguarda chi ti sta intorno. I tuoi cari la vivono molto peggio. Nel momento pi complicato, quello delle cure e dell’operazione, il Policlinico Umberto I era il mio ufficio. Scrivevo e leggevo da l. Sono diventato amico di tutti i pazienti. Ancora ci sentiamo. Uno di loro non ce l’ha fatta.
14 gennaio 2023 (modifica il 14 gennaio 2023 | 15:54)
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