di Claudio Del Frate
La notizia diffusa dal Wall Street Journal. L’oligarca si era proposto come mediatore del conflitto. L’episodio risalirebbe all’inizio del mese: tutte le vittime sono fuori pericolo
L’oligarca russo Roman Abramovich è rimasto vittima di un tentativo di avvelenamento. Altrettanto avrebbero subito i c omponenti della delegazione ucraina per le trattative di pace. La notizia inizialmente diffusa dal Wall Street Journal e dal sito investigativo Bellingcat è stata in serata confermata da un portavoce del miliardario russo trapiantato in Gran Bretagna. Per quanto riguarda invece i delegati ucraini la notizia è stata smentita dal capo negoziatore Mikhaylo Podolyak al sito Kyiv Independent che ha parlato di «speculazione», aggiungendo che tutti i negoziatori ucraini «stanno lavorando come al solito».
Il magnate russo ma con il cuore dei suoi affari a Londra era stato indicato come mediatore nel conflitto tra Russia e Ucraina. Nelle ultime ore, secondo indiscrezioni, sarebbe volato a Mosca con un aereo privato dalla Turchia (dove si è rifugiato per sfuggire alle sanzioni) recando una lettera di Zelensky per Putin. In precedenza l’oligarca aveva incontrato il presidente ucraino. Domani è previsto un nuovo round di negoziati proprio in Turchia tra due delegazioni dei rispettivi ministeri degli esteri.
Abramovich, 55 anni, passaporto russo e israeliano, è stato più volte indicato come punto di contatto tra le due parti in conflitto: sua madre è nata infatti in Ucraina. Un altro dettaglio che avvalora questa tesi è il fatto – riferito dai media americani – che Zelensky abbia chiesto a Washington di non includere Abramovich nella «black list» dei cittadini russi da colpire con le sanzioni. Gli viene attribuito un patrimonio di 6 miliardi di euro.
Il tentativo di avvelenamento, secondo quanto riportato, risalirebbe all’inizio del mese di marzo. Oltre al miliardario, anche il suo interprete e due funzionari ucraini avrebbero manifestato segni di malessere. Fra i sintomi riscontrati dopo un incontro a Kiev c’erano «occhi rossi e irritati» fino a perdere la vista per alcune ore, «desquamazione della pelle sul viso e sulle mani». Abramovich sarebbe rientrato a Istanbul e qui sottoposto a cure; con lui c’era il deputato ucraino Rustem Umerov. Da allora, riporta il Wall Street Journal, le condizioni di salute delle persone colpite sono migliorate e nessuno di loro è in pericolo di vita. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha incontrato Abramovich, non ha avuto alcun problema. Gli esperti occidentali che stanno esaminando l’incidente ritengono che sia difficile determinare se i sintomi siano stati causati da un agenti chimico o biologico.
Bellingcat specifica a sua volta che durante l’incontro a Kiev Abramovich e gli altri partecipanti hanno consumato solo acqua e del cioccolato. La dose di sostanza tossica sarebbe stata modesta, non tale da mettere a repentaglio la vita delle persone prese di mira: scopo degli attentatori sarebbe stato solo quello di spaventarle.
28 marzo 2022 (modifica il 29 marzo 2022 | 00:33)
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, 2022-03-28 22:34:00, La notizia diffusa dal Wall Street Journal. L’oligarca si era proposto come mediatore del conflitto. L’episodio risalirebbe all’inizio del mese: tutte le vittime sono fuori pericolo , Claudio Del Frate