L’accusa dell’ex socio: «Soumahoro ci pagava 50 euro per fare i selfie con lui»

L’accusa dell’ex socio: «Soumahoro ci pagava 50 euro per fare i selfie con lui»

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di Nuove contestazioni al parlamentare da parte di un ex compagno di lavoro e dei sindacalisti di Foggia Aboubakar Soumahoro è sempre più nel mirino. Al deputato ora arrivano pesanti accuse anche dal suo ex socio e dal mondo dei sindacalisti di Foggia. «Con i soldi delle donazioni alla nostra vecchia associazione, Aboubakar pagava i braccianti che posavano per i selfie che poi lui postava. Gli dava 50 euro dicendogli di non andare a lavorare, ma di aspettare lui per fare le foto. E per organizzare la protesta di Torretta Antonacci aveva reclutato alcuni migranti di Borgo Mezzanone», dice a Striscia la Notizia l’ex socio di Soumahoro nella Lega Braccianti, associazione che tutelava i lavoratori nei campi. L’onorevole Soumahoro, ospite giovedì sera a Piazza Pulita su La7, ha dichiarato che i suoi ex soci gli avrebbero chiesto, sotto forma di stipendio, i soldi delle donazioni all’associazione. «È una bugia, non lo abbiamo mai fatto. Gli abbiamo solo chiesto di metterne una parte in un conto corrente da cui avremmo potuto attingere per i problemi del ghetto, senza dover ogni volta aspettare che lui scendesse da Roma», risponde Sambare. Che aggiunge: «Lui ha approvato, ci ha detto che avrebbe caricato i soldi su una carta, ma non l’ha mai fatto». E poi ci sono i sindacalisti. «È almeno dal 2020 che il gruppo di Aboubakar Soumahoro ha monopolizzato come sindacato il ghetto foggiano di Rignano. Ancora oggi che quelle stesse persone hanno preso lo distanze dalle iniziative di Aboubakar per dissidi legati a un crowfounding, nel ghetto resta una situazione di monopolio e gli altri sindacalisti continuano a non essere i benvenuti», sostiene il responsabile Flai Cgil, Daniele Iacovelli, che due anni fa ha denunciato alcune di quelle persone per un’aggressione che avrebbe subito assieme ad altri suoi colleghi nel ghetto. «Tra quelle persone – precisa Iacovelli – Aboubakar non c’era, ma è certo che si trattasse del gruppo di cui lui all’epoca era leader E che lo accompagnava alle manifestazioni di Usb e Lega Braccianti. Ma anche il suo ex sindacato fa delle precisazioni: «i lavoratori che inizialmente fuoriuscirono dall’Usb nel 2020 per aderire alla Lega Braccianti di Soumahoro «tornarono» nell’Unione sindacale di base perché «scottati da una gestione economica come quella che sta emergendo dalle indagini e dalle denunce degli stessi», evidenzia la stessa Unione sindacale di base, sottolineando che Soumahoro ha lavorato con l’Usb dal 2007 al 2020 ma nel 2018, dopo «le prime apparizioni sui media, ha mostrato una evidente insofferenza ad una relazione d’organizzazione, piegando le iniziative sindacali alla propria necessità di emergere piuttosto che alla concreta risoluzione dei problemi». 26 novembre 2022 (modifica il 26 novembre 2022 | 09:27) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-26 08:27:00, Nuove contestazioni al parlamentare da parte di un ex compagno di lavoro e dei sindacalisti di Foggia,

Pietro Guerra

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