Adani ai Mondiali: «Ogni giorno penso a Maradona. Messi? Prego vinca lui»

Adani ai Mondiali: «Ogni giorno penso a Maradona. Messi? Prego vinca lui»

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di Aldo Cazzullo, inviato a Doha

Lele Adani commenta per la Rai i Mondiali di calcio. Niente finale per me? Non si protesta se si va in panchina. La sua passione per il Sud America, in particolare l’Uruguay, la Bobo tv, Mohammed Ali

Adani poeta: Messi dona amore, dribbla anche i cammelli del deserto….
Ha fatto di pi: per preparare l’assist del 3-0, ha portato a spasso lungo tutta la fascia il pi forte difensore dei Mondiali, Josko Gvardiol. Ha fatto una giocata di forza, non da Messi. In quel momento c’era Maradona in lui.

Adani profeta: E Diego disse: dopo di me verr un altro numero 10….
Da due anni, da quando morto, non c’ giorno che io non pensi a Maradona.

I telespettatori protestano.
I telespettatori vogliono emozioni.

La Rai non le far commentare la finale dei Mondiali.
Mi hanno insegnato che quando il mister ti manda in panchina non si chiede mai perch.

La finalina per il terzo posto non da Adani.
Non era previsto che commentassi la finale. Ho fatto 14 telecronache. Un’esperienza stupenda; gi mi manca. Una grande spedizione: Donatella Scarnati, Alessandro Antinelli e tutti gli altri hanno fatto un lavoro straordinario.

Fabio Caressa le ricorda che un conto commentare per gli appassionati di Sky, un altro per il pubblico generalista.
L’ho sentito dire anche in Rai. Ma pure il pubblico generalista appassionato di calcio. Legga i messaggi che ricevo. Decine al giorno. Mi scrivono per ringraziare, commentare, chiedere aiuto….

Aldo Grasso l’ha difesa.
Mi ha fatto molto piacere. Ma io non cerco il consenso. Cerco il dissenso. Quando hai dieci milioni di persone davanti al video, devi trasmettere loro qualcosa.

Qual il suo primo ricordo?
Spagna 1982, Italia-Brasile. Avevo otto anni. Pap e lo zio si abbracciavano ai gol di Paolo Rossi. Fu allora che compresi l’immensit del calcio. Il suo segreto.

Qual il segreto?
Il legame tra quel che senti guardando i campioni, e quel che senti giocando per strada.

Lei ha iniziato nella Sammartinese.
E ho finito nella Sammartinese. Il pi clamoroso dei salti all’indietro: dieci divisioni, dalla serie A alla seconda categoria. Avevo 34 anni, offerte dall’estero. Ma volevo tornare a casa.

Dove?
San Martino in Rio, Reggio Emilia. Famiglia contadina. Di sinistra: il mito era Berlinguer.

Cristiano Ronaldo dovrebbe tornare allo Sporting Lisbona?
Arriva sempre nella vita l’ora di restituire parte di quello che ti stato donato: le grida d’amore di ottantamila persone. La morte sportiva un momento drammatico. Guardi qui in Qatar: oltre a Cristiano, Suarez, Cavani, Modric, Di Maria, anche Messi….

Cosa facevano i suoi genitori?
Pap Sante era artigiano, anzi artista: era pi bravo a lavorare il legno di quanto non fossi io con il pallone. Mia madre Vanna, operaia, non c’ pi da dieci anni. Anche se la sento sempre con me.

Dove la sente?
Nella brezza che spira qui al diciannovesimo piano, nel caff che stiamo bevendo, nel mare all’orizzonte….

Lei crede in Dio?
Certo. Non pu finire tutto qui.

Chi stato il pi grande di tutti i tempi?
Messi da diciotto anni ha una continuit non umana. Per ogni generazione ha il suo eroe. Per me il pi grande stato Maradona. Ma Guardiola indica la statua di Crujff e dice: dobbiamo tutto a lui. Secondo El Flaco Menotti il pi grande calciatore della storia Pel: “El Negro es otra cosa…”.

E tra gli italiani?
Io dico Baggio. Poi Pirlo. Mio padre dice Rivera.

Tutti numeri 10. E Facchetti, Cabrini, Baresi, Maldini?
Maldini stato il pi grande difensore di sempre. Ho giocato con lui, e quando mi faceva segno di salire sentivo l’emozione alla gola, mi pareva di essere inadeguato. Ma gli immortali sono quelli che attaccano.

L’attaccante pi forte con cui lei abbia mai giocato?
Ronaldo Luis Nazario da Lima: faceva cose che non si erano mai viste fare a nessuno. Poi Batistuta. L’ho incontrato qui l’altro giorno, in un parcheggio. Ci siamo abbracciati. Aveva le caviglie a pezzi. Ora sta meglio, ha ripreso a camminare. Il calcio anche sofferenza.

Balotelli un bluff o un campione mancato?
Era fortissimo. Aveva tutto. Ma difficile resistere sia all’amore che ti piove addosso, sia all’invidia. Tutti vorrebbero fare il calciatore; quasi nessuno ci riesce.

Lei aveva iniziato ad allenare.
Mancini mi chiese di fargli da vice all’Inter. Ma lavoravo gi a Sky, e avevo dato la mia parola.

Come nasce la sua passione per i calciatori sudamericani?
Ho sempre legato molto con loro. Lunghe serate in ritiro a parlare e a bere mate: Hernan “Valdanito” Crespo, El Pupi Zanetti, El Chino Recoba, Carlos “Colorado” Gamarra….

Chi?
Davvero lei non sa chi Gamarra? (Adani appare sinceramente incredulo e indignato). I paraguagi Carlos Gamarra e Celso Ayala furono la pi forte coppia di difensori centrali di Francia 1998! Ma l’amico pi caro divenne Matias Almeyda: un hermano, un fratello. Andai a trovarlo a Buenos Aires, e scoprii il River. Di notte non dormivo: guardavo il campionato argentino, quello uruguagio, la Copa Libertadores, la Copa America… L ho capito cos’ la garra charrua.

Cosa diavolo la garra charrua?
l’artiglio degli indios. la rabbia con cui i nativi si difesero dagli invasori. Non si capisce il calcio sudamericano se non si coglie quel senso di ribellione che viene da dentro, che non accetta un No come risposta. una passione al bordo della follia.

La sua passione l’Uruguay.
una delle due grandi passioni della mia vita.

Non voglio sapere l’altra.
Invece gliela dico: Mohammed Al. Sono andato a piangere sulla sua tomba.

Perch proprio l’Uruguay?
Perch il miracolo del calcio. Tre milioni di abitanti, due Mondiali, due Olimpiadi, quindici Coppe America, quasi il doppio del Brasile. L’uruguagio d il meglio quando debole, sopraffatto, soverchiato. L’uruguagio l’uomo a terra che si rialza. Tutti abbiamo dentro una scintilla del suo spirito. Quando la notte non riesco a dormire, penso al Capitan, lo vedo al Maracan….

Chi il Capitan?
Obdulio Varela, detto El Negro Jefe, leader degli eroi del 1950. Segna il Brasile. El Capitan capisce che se l’Uruguay si sbilancia all’attacco, finita. Allora tiene palla, abbassa il ritmo, congela la partita. Pepe Schiaffino, nipote di un macellaio di Camogli, pareggia in contropiede. Al 79’ parte Ghiggia e infila il 2-1 davanti a duecentomila brasiliani… (Adani ha le lacrime agli occhi). La vittoria pi clamorosa nella storia del calcio.

Cosa gli rimprovera?
Non si evoluto. Lo far, ne sono certo. Per ora, non mi piace come gioca e non mi piace come parla. Corto muso… Allegri non ha capito che il calcio contemporaneo deve dare emozioni.

Ma il mito del possesso palla finito.
Il possesso un mezzo, non un fine. Conta pressare, avanzare, calciare in porta.

Con Vieri vi siete inventati la Bobo tv.
la cosa pi rivoluzionaria. Mi sa che qualche suo collega giornalista la patisce un po’.

Cassano per non ne azzecca una.
Bugia. Antonio un generoso. Siete voi che volete sempre ridurlo al trash. L’avete preso in giro quando disse che Julian Alvarez era meglio di Haaland; e adesso Alvarez la sorpresa del Mondiale.

Davvero lei ha fatto ritrovare un ragazzo fuggito di casa?
Vigilia di Inter-Juve, semifinale della Coppa Italia 2004. Un giornalista mi chiede di lanciare un appello per un padre di Brescia, disperato: il figlio, Francesco, non si trova pi. Mi dicono che non si pu. Cos scrivo un messaggio sulla canottiera sotto la maglia. E penso: se segno, la faccio vedere.

Lei Adani non segnava quasi mai.
La Juve sta vincendo 2-1 a San Siro. Fuga di Stankovic sulla sinistra, cross, Emre che piccolissimo la prende di testa, il portiere devia, io metto il piede, la palla entra. Corro verso centrocampo e mostro la scritta: “Francesco torna”. Il giorno dopo, Francesco torn.

Dov’era?
In un bar di Genova, a guardare la partita. Crisi d’adolescenza; superata. Siamo rimasti in contatto, mi ha scritto l’altro giorno.

Davvero Maradona, come lei ha gridato in tv, predisse l’avvento di Messi?
Intendeva che il calcio argentino non finiva con lui. Il giorno del suo ritiro, della sua morte sportiva, Diego pronunci la frase pi importante nella storia del football.

Quale?
La pelota no se mancha. Lui aveva sbagliato, e pagato. Ma il pallone non si macchia. Come il pennacchio di Cyrano.

Ma cos’hanno di cos speciale questi sudamericani?
Il sangue bollente. Le giocate di strada. Messi di solito scannerizza il campo, ha un radar che gli fa vedere cose che altri non vedono; ma l’altra sera quel dribbling sulla fascia stato una giocata di strada. Sapevo che l’avrebbe fatta. Come le ho detto che sarebbe finita Argentina-Croazia, quando ci siamo visti allo stadio prima della partita?.

Tre a zero.
Infatti.

Pronostico per la finale?
La favorita la Francia: 55 a 45. Ma preghiamo il dio del calcio perch ponga una mano sulla testa di Leo Messi.

17 dicembre 2022 (modifica il 17 dicembre 2022 | 15:06)

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, 2022-12-17 14:06:00, Lele Adani commenta per la Rai i Mondiali di calcio. «Niente finale per me? Non si protesta se si va in panchina». La sua passione per il Sud America, in particolare l’Uruguay, la Bobo tv, Mohammed Ali, Aldo Cazzullo, inviato a Doha

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