I prezzi alle stelle del gas hanno avuto effetti a picco sul mercato dei veicoli a metano, tanto da portare alla loro eliminazione nella gamma del gruppo italo-francese
Il mercato annunciava che sarebbe solamente stata una questione di tempo. La scelta del gruppo Stellantis di abbandonare la propulsione a metano è arrivata con il corretto tempismo. I prezzi alle stelle del gas naturale dovuti alla guerra in Ucraina hanno provocato l’addio definitivo al listino di Fiat Panda e Lancia Ypsilon a metano. «Le condizioni sfavorevoli di mercato hanno portato a una scelta ovvia. Ci concentriamo sempre di più sull’elettrificazione dei nostri modelli», dicono da Stellantis.
Vendite a picco
La scelta appare logica, visto l’aumento esponenziale del prezzo del metano che oggi ha raggiunto i 2,2 euro al kg (più di diesel e benzina), e segue l’andamento di un mercato le cui vendite sono a picco: in Italia da gennaio le consegne delle auto a metano sono in calo del 65% a 9.775 unità contro le 27.873 dello stesso periodo dell’anno precedente. Peggiore è il dato del mese di ottobre: consegne a metano giù del 66,5% fronte di appena 475 nuove unità immatricolate.
Volkswagen non molla
Insomma, ci sono tutti i segnali per sancire la fine di una motorizzazione su cui il gruppo Stellantis (in particolare con Fiat, Lancia e i veicoli commerciali) e quello Volkswagen (da Audi a Seat, da Skoda a Volkswagen) avevano scommesso parecchio, visti consumi ed emissioni contenuti dei veicoli e prezzi del gas naturale (un tempo) decisamente inferiori rispetto a quelli di benzina e diesel. Volkswagen, al momento, non molla e continua a offrire la motorizzazione a metano su tutti i suoi modelli più popolari (dalla Polo alla Golf), mentre Stellantis, per quanto concerne il gas, offre ancora per Fiat Panda e Lancia Ypsilon l’opzione a Gpl.
8 novembre 2022 (modifica il 8 novembre 2022 | 09:22)
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