Affluenza referendum, la più bassa della storia: 20,9%

Affluenza referendum, la più bassa della storia: 20,9%

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di Claudio BozzaPartecipazione ai minimi anche nelle grandi città: Milano (20,7%), Roma (16,7%) e Napoli (14,8%). Il flop record in piccoli Comuni come Austis (Nuoro) con il 3,19% Mai così in basso: 20,9%. L’affluenza al referendum sulla Giustizia registra il flop più rilevante nella storia della Repubblica: a niente, per favorire la partecipazione, è servito l’accorpamento della consultazione assieme alle amministrative nei 978 Comuni dove si eleggevano i nuovi sindaci. Il superamento del quorum del 50% sembrava da tempo una missione impossibile per i principali promotori della consultazione, Radicali e Lega in testa, ma in pochi si sarebbero aspettati un risultato così negativo. Dal 1946 ad oggi si sono tenuti in Italia 79 referendum nazionali (di cui 73 abrogativi, 1 istituzionale, 1 consultivo e 4 costituzionali) . La partecipazione più alta fu nel 1974 sul divorzio, quando votò l’87,7% degli italiani. Il flop più alto, finora, era stato registrato nel 2009 alla consultazione sulla legge elettorale: 23,7%. Analizzando i dati del ministero dell’Interno sul referendum sulla giustizia di domenica 12 giugno emergono picchi minimi, come quelli registrati ad Austis (Nuoro) con un’affluenza del 3,19% o Luson (Bolzano) con il 3,55%, ma anche un Comune ligure come Cicagna dove il quorum sarebbe stato ampiamente superato (58,99%). A livello regionale l’affluenza più alta è in Liguria (28,2%), seguita dal Veneto (26,86%); fanalini di coda, invece, Trentino-Alto Adige (13%) e Molise (14%). Male anche nelle grandi città: Milano (20,7%), Roma (16,7%) e Napoli (14,8%). Avrebbe «vinto» il «sì» anche se per due quesiti la forbice non è ampia quanto ci si aspettava. Sul primo quesito — in merito all’abolizione della legge Severino — il «no» raggiunge infatti quota 45,9 per cento con il «sì» al 54 per cento. Sui nuovi limiti alla carcerazione preventiva il «no» raggiunge il 43,87 per cento. Ben più schiacciante la vittoria del «sì» negli altri quesiti: 74 per cento per la separazione delle funzioni dei magistrati; 72 per cento sul diritto di voto agli avvocati nella valutazione dei magistrati e 72,6 per cento anche per l’abolizione delle firme per le candidature al Csm. 13 giugno 2022 (modifica il 13 giugno 2022 | 12:59) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-13 10:59:00, Partecipazione ai minimi anche nelle grandi città: Milano (20,7%), Roma (16,7%) e Napoli (14,8%). Il flop record in piccoli Comuni come Austis (Nuoro) con il 3,19%, Claudio Bozza

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