Agli studenti cibo scaduto, docenti cancellavano date di scadenza. Ritorsioni per chi non era nelle grazie della preside

Nuovi dettagli sulla vicenda della Dirigente palermitana accusata di peculato e corruzione relativamente ad una inchiesta della Procura Europea sulla gestione dei fondi PON. La docente dalla quale è partita l’inchiesta ha, infatti, fornito alcuni dettagli sulla gestione della scuola.

È emerso, infatti, (secondo quanto riporta l’ANSA) che il cibo della mensa scolastica passava per il frigorifero della preside, che decideva cosa dare agli studenti, mentre il resto lo portava a casa. Gli alimenti, tenuti mesi nella stanza della preside, spesso andavano a male, ma, sempre secondo la ricostruzione ricostruita dall’agenzia, alcune docenti compiacenti cancellavano le scadenze e li somministravano ai ragazzi comunque.

La docente della scuola ha, inoltre, denunciato , secondo quanto riportato dall’ANSA, un clima di pressione nella scuola, in cui nessuno dei docenti contrastava la preside nelle sue decisioni, creando un clima favorevole soltanto alle voci compiacenti.

Tra le accuse più gravi, la raccolta delle firme alle attività PON pomeridiane per evitare di perdere i finanziamenti, anche se i ragazzi disertavano i progetti europei. La scuola era stata citata come modello di educazione alla legalità, ma il mancato rispetto delle regole, secondo la denuncia, era ricorrente, spaziando dalle questioni giornaliere alla gestione dei progetti finanziati dall’Unione Europea.

Dirigente arrestata, le indagini sono partite dalla denuncia di una maestra. “Fatture gonfiate e firme studenti nei progetti PON raccolte postume per non perdere finanziamenti”, complici anche docenti