Ai prof toccherà pure la sorveglianza anti smartphone. Ma per cambiare la scuola serve altro

Ai prof toccherà pure la sorveglianza anti smartphone. Ma per cambiare la scuola serve altro

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Giuseppe Valditara

Buongiorno,
così adesso, nei confronti di adolescenti dai 16 ai 19 anni, dopo aver fatto il poliziotto delle mascherine, del distanziamento, dei protocolli che si sono estesi persino ai percorsi per raggiungere i servizi o i distributori automatici, dovrò fare anche la sorveglianza anti cellulare, togliere loro il “ciuccio” consolatorio e passatempo che consente loro di trascorrere interminabili giornate a scuola (grazie a un numero di ore di lezione incrementato ad arte per compiacere i genitori che lavorano).

Ovviamente sarà, come sempre, una finzione. Invece di proclami di misure cosmetiche, per cambiare la scuola bisognerebbe fare perdere l’anno a tutti quelli che non studiano, circa il 70% degli studenti, una misura che provocherebbe una crisi sociale che nessuno innescherà mai e che nessun preside, nessun provveditorato permetterà mai a nessun insegnante.

Michele Pasti

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