il cantante Mezzogiorno, 30 ottobre 2022 – 16:40 L’artista pugliese torna a parlare del suo rapporto («ma non è amicizia») con il leader di Mosca. «Era dalla parte della ragione. Con l’invasione del l’Ucraina è cambiato tutto» di Cinzia Semeraro BARI — «Vado in Russia dal 1984, conosco Vladimir Putin da una vita. L’ho sempre reputato una persona intelligente e ne sono convinto tuttora. Mi addolora constatare che un uomo che è stato candidato al Premio Nobel per la pace ed al quale la rivista americana “Time” ha dedicato la copertina, nominandolo ‘Uomo dell’anno’, è stato poi capace di mandare un “gigante” come la Russia ad attaccare un “pulcino” quale è l’Ucraina, uccidendo e, nel migliore dei casi, sradicando esseri umani dalla propria terra, dalla propria casa, dalla propria storia. È un’assurdità inaccettabile. Peccato, perché lui stava dalla parte della ragione. Poi l’invasione ha cambiato tutto». Parla con il cuore spezzato, Al Bano. In un’intervista concessa alla neonata rivista Medit, il popolare cantante di Cellino San Marco torna a parlare del suo rapporto con il presidente della Federazione Russa. La donna russa incontrata a GenovaA far parlare nuovamente Albano Carrisi di Putin e del suo legame fortissimo con la Russia, scandito in carriera da centinaia di concerti, è stato un episodio verificatosi durante un concerto alla Basko Arena di Genova: «Mi si è avvicinata una donna russa e mi ha detto: “Sai, io sono nata grazie ad una tua canzone, perché mia madre era innamorata di te. Ha fatto l’amore col mio papà, ascoltando uno dei tuoi brani e sono nata io”. Una frase che mi ha commosso». E che gli ha riportato subito alla mente gli orrori in corso in Ucraina, oltre che la conoscenza con il fautore dell’Operazione Speciale: «Non è un’amicizia però, tengo a precisare. Vero è – aggiunge Al Bano – che la nostra è una conoscenza di lunga data. Ho cantato per lui cinque volte, anche in occasione del compleanno della attuale compagna. Ci siamo visti a Verona, siamo stati insieme a Budapest, ci sono stati baci e abbracci, però da qui a parlare di amicizia ce ne passa». L’appello al presidente russoPerò Al Bano, che qualche mese ha accolto alcuni profughi ucraini nella sua tenuta di Cellino San Marco, non lesina di mandare un messaggio al dittatore russo. Nella speranza di essere ascoltato: «Tu che sei il “grande” Putin, tu che sei il capo di Stato ma che sei anche padre; tu che la sera hai la possibilità di andare a dormire nella tua casa, nel tuo letto, sicuramente con i tuoi figli, per un attimo, solo per un attimo – dice il cantante – fermati a pensare a coloro i quali si vedono cadere addosso le bombe e che devono fuggire dalla propria casa. Pensa a quei bambini che avrebbero diritto alla vita e che, invece, sono costretti a conoscere la morte, senza avere la possibilità di viversi appieno il “disegno” per cui sono venuti al mondo. Per un attimo, se ci riesci, pensa a questa drammatica verità.Pensa ai dieci comandamenti che, al quinto, recita “non uccidere”: il buon Dio avrà pur voluto dire qualcosa. E poi, se ne sei capace – ed io so che ne sei capace – blocca questa truce follia che, prima di te, è già stata percorsa da Hitler, da Mussolini e da tanti altri. Fermati finché sei in tempo: il mondo ti ringrazierebbe». La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 30 ottobre 2022 | 16:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-30 19:14:00, L’artista pugliese torna a parlare del suo rapporto («ma non è amicizia») con il leader di Mosca. «Era dalla parte della ragione. Con l’invasione del l’Ucraina è cambiato tutto»,