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Bianchi scrive ai presidi: i progetti dovranno essere predisposti entro ottobre ed essere realizzati nel corso del biennio, entro dicembre 2024.
di Claudio Tucci
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Patrizio Bianchi ha scritto ai presidi delle scuole beneficiarie dei primi 500 milioni stanziati nell’ambito del piano di riduzione dei divari territoriali e del contrasto della dispersione scolastica previsto dal Pnrr, e che ha suscitato nei giorni scorsi diverse polemiche sui criteri adottati per il riparto. La lettera del ministro dell’Istruzione accompagna gli «Orientamenti per l’attuazione degli interventi nelle scuole», un documento pensato per guidare gli istituti nell’utilizzo strategico delle risorse a disposizione.
Bianchi: iniziamo a superare i divari
«La sfida comune – scrive Bianchi – è quella di riuscire a superare i divari di lungo periodo e a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alto livello di conoscenza che, partendo dalle criticità attuali, possa essere in grado di investire sulle competenze delle studentesse e degli studenti. Gli orientamenti chiave per l’attuazione degli interventi nelle scuole forniscono le prime indicazioni operative, le finalità dell’investimento, le tempistiche e le principali misure attivabili, per iniziare a progettare azioni efficaci, partendo da un’analisi di contesto della scuola e dalle maggiori criticità sulle quali è necessario intervenire, anche attraverso progetti di rete con altre istituzioni scolastiche in modo da creare sinergie territoriali, collaborazioni e scambi».
La platea coinvolta
Coinvolte in questa prima fase di attuazione del Piano, che mette a disposizione complessivamente 1,5 miliardi di euro, 3.198 scuole secondarie di primo e secondo grado con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni, selezionate sulla base di indicatori relativi alla dispersione e al contesto socio-economico, alle quali le risorse saranno assegnate direttamente. I progetti pluriennali dovranno partire con il prossimo anno scolastico.
«Nell’ambito della loro autonomia – ha proseguito Bianchi – le scuole sono chiamate a sviluppare, anche in rete e in raccordo con gli altri soggetti del territorio, una progettualità pluriennale di ampio respiro per il miglioramento e l’arricchimento dell’offerta educativa e per sostenere apprendimenti e attività extracurricolari, anche prevedendo patti educativi territoriali e individuando un team dedicato di docenti e tutor esperti per la prevenzione della dispersione scolastica».
Gli orientamenti
Le scuole dovranno predisporre azioni che abbiano una visione articolata in piani pluriennali, con l’obiettivo di costruire reti e rendere più forti i legami col territorio. Dovranno favorire sinergie, collaborazioni sistematiche e continuative e coinvolgere tutta la comunità educante – comprese le famiglie e il Terzo settore – anche tramite patti educativi. Le attività non dovranno essere circoscritte all’offerta curricolare: importante sarà la progettazione di percorsi di apprendimento extracurricolari, in un’ottica di apertura e di potenziamento delle competenze di ragazze e ragazzi. Centrale, nella definizione degli interventi, sarà l’orientamento soprattutto nella transizione tra scuola secondaria di primo e secondo grado. Nei casi di maggiore fragilità, si potranno prevedere percorsi di personalizzazione degli apprendimenti, oltre che attività di tutoraggio e una maggiore didattica laboratoriale. I progetti delle scuole dovranno essere strutturati anche per affrontare in modo preventivo eventuali segnali di disagio e situazioni di rischio.
, 2022-07-14 11:18:00, Bianchi scrive ai presidi beneficiari dei primi 500 milioni: i progetti dovranno essere predisposti entro ottobre ed essere realizzati nel corso del biennio, entro dicembre 2024., di Claudio Tucci