di Alessandra Arachi
Per l’esponente anarchico, che si trova al 41 bis e che sta portando avanti lo sciopero della fame da quasi 4 mesi, si reso necessario il ricovero ospedaliero. La situazione seria, il rischio una crisi cardiaca o un edema cerebrale.
Alfredo Cospito stato trasferito dal centro clinico del carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano. Da quanto si appreso da ambienti carcerari e giudiziari milanesi, per l’esponente anarchico, che si trova al 41 bis e che sta portando avanti lo sciopero della fame da quasi 4 mesi, si reso necessario il ricovero ospedaliero in quanto, oltre al cibo, si rifiuta di assumere anche gli integratori.
La notizia arriva mentre a Milano in corso un corteo anarchico di solidariet per Cospito, che ha sfilato dietro allo striscione: Contro il 41bis. Per un mondo senza galere, libert per tutti e tutte. In oltre quattrocento sono partiti poco dopo le 17 da piazza XXIV Maggio in direzione viale Col di Lana: ci sono stati anche degli scontri con gli agenti di polizia.
All’ora di pranzo l’anarchico era stato visitato dal medico Andrea Crosignani, scelto dalla difesa per valutare le sue condizioni. La situazione complessivamente seria, ha detto il medico spiegando che anche se i parametri vitali tengono ma quando si arriva a questa situazione ci vuole veramente, veramente poco, perch la situazione precipiti. E in questi casi la situazione precipita senza che ci siano dei segni particolari di allarme. Il rischio una crisi cardiaca o un edema cerebrale. Attualmente per Cospito non sottoposto ad alimentazione forzata.
Se la situazione dovesse precipitare, tuttavia, a Cospito non potrebbe essere somministrata l’alimentazione forzata secondo una sua volont espressa, anche se il tema molto controverso. Per questo il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiesto al comitato di Bioetica come comportarsi. Il legale di Cospito Flavio Rossi Albertini ha un documento firmato dall’anarchico dove lui ha espresso la sua volont di rifiutare l’alimentazione forzata,. Il documento stato inviato al Dap, Dipartimento amministrazione penitenziaria, e al Garante dei detenuti Mauro Palma. Il documento di cui parla l’avvocato dovrebbe essere equivalente alle Dat, dichiarazioni anticipate di trattamento, introdotte dalla legge del 2017 sul testamento biologico e che prevedono, appunto, il rispetto del rifiuto di alimentazione forzata. Un conto per l’alimentazione forzata e un altro un salva vita. Se Cospito dovesse avere un collasso una flebo avrebbero l’obbligo di fargliela , magari non con alimenti ma con sostanze che possano riequilibrare gli elettroliti. Lo stesso dovrebbe valere se Cospito dovesse avere una crisi cardiaca. Ma poi c’ un altro punto importante. Spiega Mauro Palma: Dobbiamo tenere conto che Cospito una persona privata della libert e la responsabilit della sua salute in capo l’amministrazione penitenziaria.
Il ministero della Giustizia ha fatto sapere in una nota: Su indicazione dei sanitari, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha disposto oggi il trasferimento – in via precauzionale – del detenuto Alfredo Cospito dal carcere milanese di Opera all’ospedale San Paolo. Dalle 18.39, Cospito si trova in una delle camere riservate ai detenuti in regime di 41bis. La salute di ogni detenuto costituisce priorit assoluta.
11 febbraio 2023 (modifica il 11 febbraio 2023 | 20:39)
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