di Salvatore Riggio
L’influencer parla delle difficolt avute pochi giorni fa, quando nata la piccola Bella: Dopo il parto ho alzato la coperta e c’era tanto sangue. Ho avuto 17 trasfusioni. Mi hanno inserito un palloncino dentro l’utero, ho rischiato molto
La paura stata immensa, ma ora Alice Campello, influencer nata a Venezia e moglie di Alvaro Morata, sta bene. Qualche giorno fa ha dato alla luce Bella, la sua prima figlia femmina dopo tre maschi. Ma dopo il parto ha avuto diverse complicazioni, tanto da finire in terapia intensiva presso la Clinica Universidad de Navarra. A dare la notizia era stato proprio il marito, ex attaccante della Juventus. Adesso Alice Campello si raccontata a Verissimo: stata una lezione di vita, ha pi volte ripetuto. Un dramma vero: Io non ho visto la bambina praticamente. L’ho vista un secondo e poi non l’ho pi vista. Quando mi sono svegliata, non avevo la forza, ero debolissima. Ci sono tante cose che Alvaro mi ha raccontato, ma io ero in choc, non mi ricordavo. Oggi mi sento molto sensibile e mi sento comunque bene e fortunata, molto fortunata. Mi sono resa conto di quante persone mi vogliano bene e hanno pregato per me.
Doveva essere un giorno di gioia per una nuova nascita, ha rischiato di trasformarsi in tragedia: Alvaro era distrutto. Ogni tanto gli scrivevo qualcosa per farlo restare tranquillo, mi scriveva dei messaggi che mi hanno fatto capire quanto io sia fortunata. Mi stato tanto vicino, mi ha trasmesso grande amore. Gli sarebbe crollato il mondo addosso e si tatuato lezione di vita con la data di nascita della piccola Bella. Alvaro e i miei genitori l’hanno vissuta male. Persino mio fratello, dopo aver visto Bella ha ripreso l’aereo e sull’aereo gli hanno scritto cosa stesse accadendo e lui non poteva pi scendere. Adesso, per, c’ solo gioia per l’arrivo della prima figlia femmina: La guardo e ancora non ci credo. Non possibile, l’ho desiderata talmente tanto. la prima bambina dopo tre maschietti, me lo sono meritata. Sono felicissima. Da bambina sognavo di diventare madre, direi che ce l’ho fatta. Ho 28 anni non ancora compiuti e ho quattro figli.
E ancora: Il cesareo andato bene, il pi bel parto, ma il problema venuto dopo. Quando sono uscita, e avevo ancora la piccola in braccia, a un certo punto ho iniziato a sentirmi male. Ho alzato la coperta e ho visto un’emorragia enorme. un’immagine che ho in testa. La mia preoccupazione stata per Alvaro, l’ho visto sbiancare. Quando sto male io, sta male lui. Da l non mi ricordo pi nulla. Mi sono addormentata alle 10 di mattina e mi sono svegliata alle 10 di sera Sono stata in sala operatoria. Ora mi immagino loro, le persone che mi vogliono bene, che in quelle ore si sono immaginate qualsiasi cosa. Mio padre per la prima volta l’ho visto molto provato, mia madre era distrutta. stata con me 15 giorni a Madrid e mi ha aiutato molto.
Un tempo infinito di dolore e paura: Ho avuto 17 trasfusioni di sangue, l’emorragia non si fermava pi. Era molto grande, ma poco alla volta diminuita. E i medici hanno cercato di fermarla. In quelle ore non ci sono riusciti. Iniziavano a finire le idee. Mi hanno inserito un palloncino dentro l’utero, hanno aspettato fino alle due di pomeriggio del giorno seguente. Se il sangue non si fosse fermato avrebbero dovuto togliermelo, altrimenti sarei morta. Adesso vedo le cose diversamente. I bambini hanno avuto la sensibilit di capire quello che successo, anche se non glielo abbiamo spiegato. Mi chiedono se sto bene ogni tre secondi. Perch successo? Non vorrei dire cose sbagliate. L’utero non si contratto e ha provocato un’emorragia gigante. Ma sembrava una cosa pi semplice, poi invece non smetteva.
28 gennaio 2023 (modifica il 28 gennaio 2023 | 18:50)
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