di Alessandro Fulloni
La donna 34enne uccisa dal fratello Alberto i messaggi scambiati poco prima di essere accoltellata. «La polizia l’hai più sentita da ieri sera? Ti han detto qualcosa?…»
«Come va con Alberto? Si è fatto sentire oggi?». Ore 11.13 del 1 maggio scorso, qualche ora prima dell’uccisione di Alice Scagni, sotto casa sua, da parte del fratello Alberto che le infligge circa 20 coltellate. La giornata della donna comincia, come di consueto, con alcuni messaggi —pubblicati stamane da Il Secolo XIX e dall’edizione genovese di Repubblica — scambiati via whatsapp con la madre Antonella Zarri. Il primo è appunto questo: «Come va con Alberto? Si è fatto sentire oggi?». Ne segue il racconto di ansie, paure, preoccupazioni e anche il resoconto, sconcertante, di ciò che è successo nelle 48 ore precedenti. Ovvero l’incendio della porta di casa della nonna di cui entrambe sospettano Alberto, che vive nella stessa palazzina. E poi l’irruzione a casa dei genitori (il 30 aprile) e la telefonata di minacce che lo stesso Alberto — 42 anni, sempre più incontrollabile — ha fatto la mattina del 1 maggio al padre, Enzo. È quella terribile di cui c’è anche la registrazione, messa online sulla pagina che Antonella — assistita dall’avvocato Fabio Anselmo — cura su Facebook, «Giustizia per due figli rubati». Nell’audio si sente Alberto che grida: «Se tra cinque minuti non ho i soldi sul conto, lo sai stasera dove sono Gianluca e tua figlia?». Il riferimento è ad Alice, al marito e alla casa dove vivevano con il loro bambino.
«Ci sono novità? Ma poi la polizia l’hai più sentita?»
Il racconto in «presa diretta» — e il quadro di pericolosità per il quale, a dire dei genitori e dell’avvocato Anselmo, forze dell’ordine e servizi sociali erano informati — delle ultime ore di vita di Alice annichilisce. Ore 15.55. La figlia chiede alla mamma: «Ci sono novità? Ma poi la polizia l’hai più sentita da ieri sera? Ti han detto qualcosa?…». Ecco la risposta: «Sì l’ha chiamata papà per dire che stanotte due colpi sul muro chiaramente dal 29 li ha sentiti… Per integrare la dichiarazione di ieri e poi perché come al solito al telefono ha insultato papà… ma la cosa non sembrava interessante per loro». Mamma Antonella non racconta tutto, sicuramente per non mettere ulteriore ansia alla figlia. Ma nella telefonata registrata il disagio mentale del killer è evidente, l’uomo non fa che insultare il padre che non gli dà abbastanza soldi. E poi la minaccia: «Lo sai dove sono Alice e Gianluca? Lo sai dove cz… sono?». Antonella ragguaglia la figlia: «Hanno ribadito — la polizia, ndr — che deve esserci aggressione o minaccia di persona e allora di chiama immediatamente il 112. Comunque oggi hanno annotato i suoi dati e quindi è strasegnalato».
«Ma non possiamo andare via tutti?…»
A questo punto Antonella elenca una serie di consigli: «Anche per voi… se dovesse suonare il citofono (Alberto, ndr) invitatelo ad andarsene, con la scusa che il bimbo non sta bene, per non esacerbarlo». Alice però sbotta così, esausta: «Ma non possiamo andare via tutti?… Cioè non si può vivere così!». Madre e figlia parlano poi dell’episodio dell’incendio della porta di casa della nonna. Alice suggerisce: “Mettere una telecamera dalla porta della nonna?”. E poi ragiona su altre ipotesi:« Ma se ti dà fuoco alla porta mentre dormi… non lo racconti…». «Ma va’…. da me c’è la telecamera, mica è scemo…» risponde Antonella, fiduciosa anche nel fatto che «Rocky — il cane, ndr — sente tutto».
«Si tratta di resistere sino a domani»
La mamma, istintivamente, è consapevole che sono ore in cui può succedere di tutto. Per questo asserisce: «Si tratta di resistere sino a domani —il 2 maggio per Alberto era fissato un appuntamento al Centro di salute mentale, ndr — e capire se si rende conto che rischia il Tso». Alice è molto perplessa: ritiene che suo fratello «non ragiona più». L’incendio alla porta della nonna «è stato il culmine… e la cosa grave è che era tutto calcolato… come andare due settimane prima dai carabinieri per dire che succedono cose strane nel palazzo». Poi altri messaggi generici, l’ultimo alle 17.15. Circa quattro ore dopo Alice viene uccisa.
6 settembre 2022 (modifica il 6 settembre 2022 | 15:07)
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, 2022-09-06 13:08:00, La donna 34enne uccisa dal fratello Alberto i messaggi scambiati poco prima di essere accoltellata. «La polizia l’hai più sentita da ieri sera? Ti han detto qualcosa?…», Alessandro Fulloni