Alla vedova oltre all’eredità spetta anche il TFR

Alla vedova del dipendente pubblico spetta anche il TFR maturato in servizio ma deve dividerlo anche con gli altri eredi legittimi.

Quando viene a mancare un coniuge, ovviamente, la prima cosa da affrontare è il dolore. Ma poi ci sono i diritti che la vedova deve vedersi riconoscere oltre all’eredità che, inevitabilmente spetta. Rispondiamo alla domanda di una nostra lettrice che ci chiede:

Sono la vedova di un insegnante morto il 12 aprile in attività di servizio.

Mi spetta il tfr?

TFS dipendente pubblico, spetta alla vedova?

Quando il dipendente pubblico viene a mancare durante l’attività ai familiari spetta il TFR maturato fino a quel momento.

In base a quello che si legge sul sito dell’INPS “L’indennità spetta al coniuge, ai figli, e, se vivevano a carico del lavoratore, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo grado. “.

Se non vi è accodo tra i beneficiari sarà il giudice, eventualmente, a decidere la suddivisione, in base al reale bisogno. In assenza dei beneficiari sopra indicati a beneficiarne saranno gli eredi legittimi.

Il TFR, quindi, non spetta solo al coniuge ma rientra nell’asso ereditario e deve essere corrisposto a tutti gli eredi legittimi secondo le norme che prevede la successione.

Va sottolineato, poi, che non c’è bisogno di presentare all’amministrazione di appartenenza alcuna domanda ed è liquidata, quindi, d’ufficio dopo l’apertura della successione.

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