di Leonard Berberi
È successo al volo Atene-New York: una volta sopra l’Italia le autorità greche hanno lanciato l’allarme terrorismo a bordo. Parigi ha detto no al volo. Ecco cosa è successo
Un Boeing 777 di Emirates con 246 persone a bordo (228 passeggeri e 18 membri dell’equipaggio) decollato da Atene e diretto a New York è stato costretto a tornare in Grecia, mentre si trovava sopra la Sardegna, dopo un allarme terrorismo lanciato dalle autorità elleniche. La comunicazione ha fatto scattare i protocolli di sicurezza in mezza Europa. Solo tre ore dopo le forze dell’ordine del Paese balcanico hanno spiegato che si è trattato di un falso allarme.
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La dinamica
Fonti italiane spiegano al Corriere che una volta che il velivolo si trovava nello spazio aereo italiano il Centro di controllo d’area di Brindisi — che confina con quello greco — ha ricevuto dai colleghi di Atene l’allarme terrorismo. A quel punto i controllori italiani hanno trasmesso la comunicazione d’emergenza ai francesi — perché il volo EK209 si stava dirigendo intanto verso la Corsica — quando proprio dal Centro di controllo d’area responsabile, quello di Marsiglia, è arrivato il divieto a proseguire verso di loro. Fino a questo momento l’aereo ha seguito la rotta che era stata autorizzata da Eurocontrol, proseguono le fonti.
Il rientro
Il velivolo — come si vede dai tracciati di Flightradar24 — ha effettuato alcuni giri tra Olbia e Alghero, nel nord della Sardegna, perché ha atteso il via libera dei francesi per entrare nello spazio aereo transalpino, ma senza mai ottenerlo. Anzi: proprio da Marsiglia hanno detto che l’aereo non era autorizzato. A quel punto il jet ha proseguito verso sud, nel Mediterraneo, dove gli italiani hanno «consegnato» il volo alle autorità maltesi e successivamente è entrato nello spazio aereo greco dove è atterrato all’aeroporto di Atene alle 21.07 (ora italiana, le 22.07 locali). Il rientro praticamente sopra il mare, così da evitare centri abitati e in discesa verso la capitale greca il jet è stato affiancato da due caccia F-16 delle forze aeronautiche del Paese.
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I codici previsti
Le fonti italiane chiariscono al Corriere che dalla cabina di pilotaggio non è stato lanciato alcun allarme. Non solo. I piloti non hanno nemmeno fatto ricorso all’inserimento dei codici di allarme nel sistema di comunicazione, in questo caso il codice «7500» (cioè atti illegali a bordo). Una volta ricevuto il «no» dai francesi il Boeing di Emirates ha preferito tornare ad Atene senza nemmeno chiedere alle autorità italiane di atterrare in uno degli scali della penisola, proseguono ancora le fonti.
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I sospetti
Secondo Nbc New York la telefonata anonima ai funzionari della sicurezza statunitensi sarebbe stata giudicata quasi da subito «non credibile», ma per precauzione hanno messo al corrente gli 007 greci che a quel punto hanno dato l’ordine di controllare i passeggeri dei due voli Emirates previsti in decollo: uno per Dubai, l’altro per New York. Ma mentre quello destinato negli Emirati non era ancora partito (e i viaggiatori sono stati ispezionati), quello per gli Usa era già in volo e così si è deciso di farlo rientrare. Nessuno dei passeggeri è risultato sospetto, nemmeno l’uomo fermato per approfondimenti quando il Boeing è atterrato ad Atene. «Non sono emersi elementi sospetti», commenta la polizia greca. Il volo ripartirà venerdì.
lberberi@corriere.it
10 novembre 2022 (modifica il 11 novembre 2022 | 00:39)
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, 2022-11-10 23:30:00, È successo al volo Atene-New York: una volta sopra l’Italia le autorità greche hanno lanciato l’allarme terrorismo a bordo. Parigi ha detto no al volo. Ecco cosa è successo, Leonard Berberi