di Redazione Buone Notizie
L’alpinista lucchese nel 2015 ha subito l’amputazione degli arti inferiori a causa della meningite. Ed partito per la sua nuova impresa venerd 6 gennaio. Vuole scalare le vette pi alte del mondo e questa la quarta tappa
Andrea Lanfri verso il tetto del Sud America. Venerd 6 gennaio l’alpinista pluriamputato partito alla volta dell’Argentina, per tentare la salita ai 6.961 metri della vetta dell’Aconcagua. Si tratta della quarta tappa del suo progetto Seven Summits, con il quale vuole salire le montagne pi alte di ogni continente. Lanfri ha raggiunto la cima del Monte Bianco nel 2020, poi, nel 2022, la vetta dell’Everest e quella del Kilimanjaro. Se il suo progetto dovesse avere successo, l’alpinista lucchese diventerebbe il primo pluriamputato a completare la salita delle sette cime pi alte di ogni continente. Questa volta ho scelto di andare da solo, spiega Lanfri. Dopo l’Everest ho sentito pi volte dire che nelle mie avventure cerco sempre delle scorciatoie, che per raggiungere la cima ho pagato una guida. Tutte cose non vere. Ogni mia salita l’ho sempre pianificata allenandomi, leggendo e studiando. Non ho mai cercato il pacchetto pronto.
La salita lungo la Ruta Normal de Los Pioneros
Il rientro in Italia previsto per il 26 gennaio, dunque Lanfri si dato tre settimane di tempo per raggiungere l’Aconcagua. Una volta raggiunto il campo base di Plaza de Mulas, l’atleta paralimpico affronter la salita seguendo la Ruta Normal de Los Pioneros, il percorso pi conosciuto e battuto per raggiungere la vetta della montagna pi alta del Sud America. Un itinerario aperto nel gennaio 1897 da parte di Matthias Zurbriggen, primo salitore dell’Aconcagua. Dopo aver raggiunto i piedi della montagna, seguiranno le consuete giornate di acclimatazione, per abituare il corpo alla quota, alle quali seguir tentativo di vetta.
L’atleta, 36 anni, di Lucca, il 21 gennaio 2015 stato colpito da una meningite fulminate che gli ha causato l’amputazione bilaterale degli arti inferiori sotto al ginocchio. Dopo la malattia ha praticato l’atletica e, poi, ha ripreso l’arrampicata e l’alpinismo, attivit in cui gi si cimentava. Nel luglio 2017 riuscito a scalare una parete di 600 mt. in Corsica, promessa che si era fatto durante il periodo trascorso in ospedale. Nel 2018 eccolo conquistare la Cime Grande di Lavaredo. Nel 2020 viene realizzato il progetto da lui chiamato From 0 to 0 che unisce tre discipline diverse: corsa, bici e montagna. Tale progetto prevede di salire una montagna partendo e tornando dal livello del mare. Un progetto mai intrapreso da un atleta paralimpico.
8 gennaio 2023 (modifica il 9 gennaio 2023 | 00:01)
© RIPRODUZIONE RISERVATA