“Una storia inquietante che riecheggia tempi bui come gli anni ’70, quella andata in scena a Firenze. Come denuncia la preside di un liceo classico una ragazzina di 16 anni ha cambiato istituto perché pesantemente minacciata e insultata al grido ‘Fascista’. La presunta colpa? Avere un fratello indagato per rissa dovuta a motivi politici”.
Lo dichiara Rossano Sasso, capogruppo in commissione Istruzione alla Camera e deputato della Lega.
“Non è in alcun modo accettabile che una giovane debba vivere nella paura per la propria incolumità, soprattutto non avendo nulla a che vedere con la militanza. Peccato che di questa notizia nessuno ne parli e non le sia dedicata la stessa eco mediatica che si ha quando a essere colpiti sono i compagni. Ora ci aspettiamo che la solerte preside fiorentina del Pd, la stessa della celebre lettera, insieme ad altri docenti ideologizzati, scriva un accorato appello agli studenti in cui vengano condannati i metodi stalinisti e violenti dei giovani comunisti frequentatori dei centri sociali”, conclude Sasso.
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