ServizioInclusione scolastica
I giudici reputano legittimo il decreto inteministeriale bocciato dal Tar Lazio: si limitato a disciplinare le misure di sostegno da parte delle scuole
di Pietro Alessio Palumbo
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A settembre dello scorso anno il Tar Lazio aveva disposto l’annullamento del decreto interministeriale concernente l’adozione del modello nazionale di Piano educativo individualizzato (Pei) e correlate modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità. A seguito di tale “terremoto” organizzativo il Ministero dell’Istruzione aveva immediatamente provato a correre ai ripari con una articolata serie di indicazioni operative per la redazione dei Pei. Sulla stessa vicenda interviene ora il Consiglio di Stato che giudica legittimo il Pei.
Il giudice amministrativo
Secondo il Tar romano, nell’esercitare la delega finalizzata al riordino, semplificazione, e codificazione delle disposizioni, l’amministrazione aveva effettuato un (illegittimo) intervento «innovativo» sulla materia. Ad avviso del giudice la modifica delle modalità di accertamento e certificazione delle disabilità consentivano esclusivamente di raccordare le modalità di assegnazione delle misure di sostegno e di modificare l’organizzazione delle misure al fine di rendere il sistema allineato alla classificazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
La nuova pronuncia
Il Consiglio di Stato, con sentenza n.3196/2022, non la pensa così: il decreto impugnato è invece legittimo poiché a ben vedere è limitato alla disciplina delle misure di sostegno da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. Si tratta pertanto di aspetti attuativi, di natura unicamente “tecnica” che chiariscono i criteri di composizione e il modo di operare dei gruppi di lavoro sull’inclusione; e che mirano ad uniformare a livello nazionale le modalità di redazione dei Pei.
In altre parole il tipo di intervento normativo al quale si è dato luogo con il decreto interministeriale in questione è legittimo: esso regola non una serie indeterminata di casi ai quali attribuisce, innovando l’ordinamento, uno specifico rilievo giuridico prima non esistente, bensì singole diverse concrete situazioni e vicende per le quali la norma di rango primario evidentemente necessitava di un atto amministrativo applicativo.
, 2022-04-27 15:48:00, I giudici reputano legittimo il decreto inteministeriale bocciato dal Tar Lazio: si limitato a disciplinare le misure di sostegno da parte delle scuole, di Pietro Alessio Palumbo