Alunni diversamente abili vincono al Tar: discriminati senza la lingua dei segni

Alunni diversamente abili vincono al Tar: discriminati senza la lingua dei segni

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La sentenza

I giudici hanno accolto i ricorsi di uno studente maggiorenne e dei genitori di sette alunni minorenni, tutti disabili e in particolare affetti da sordità

di Redazione Scuola

2′ di lettura

E’ un «esempio emblematico di violazione» dei diritti alla «tutela» e al «sostegno scolastico». Con queste motivazioni, ripetute “in fotocopia”, il Tar della Lombardia con sei sentenze da poco pubblicate ha accolto i ricorsi di uno studente maggiorenne e dei genitori di sette alunni minorenni, tutti disabili e in particolare affetti da sordità, i quali lamentavano che nelle varie scuole da loro frequentate, tra elementari, medie e superiori, non hanno potuto contare su «un assistente alla comunicazione esperto» in lingua dei segni per tutta la durata delle lezioni. Lo studente maggiorenne, ad esempio, che frequentava il quarto anno delle superiori, aveva chiesto che venisse «accertato il suo diritto a poter beneficiare delle prestazioni di un assistente alla comunicazione esperto in lingua Lis per tutta la durata delle lezioni scolastiche (trenta ore settimanali), e non per sole undici ore come disposto da Regione Lombardia». Analoghi gli altri 5 ricorsi presentati per sette alunni minorenni, che frequentavano elementari, medie o superiori, tutti rappresentati, come il primo studente, dall’avvocato Maria Cristina Alemanno. I giudici della sezione del Tar milanese spiegano che se per gran parte del tempo delle lezioni lo studente disabile non viene affiancato da un esperto in lingua dei segni non è ovviamente «in grado di percepire quanto gli viene comunicato dai docenti, circostanza questa che rende praticamente inutile la frequenza scolastica nei periodi in cui tale assistenza non è garantita». E il mancato rispetto «di tali diritti», scrivono ancora i giudici amministrativi nelle sentenze, comporta anche «la violazione» di una serie di norme e principi costituzionali tra cui l’articolo 3 sull’uguaglianza dei cittadini e i diritti alla salute e all’istruzione.

, 2022-08-30 17:45:00, I giudici hanno accolto i ricorsi di uno studente maggiorenne e dei genitori di sette alunni minorenni, tutti disabili e in particolare affetti da sordità, di Redazione Scuola

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