Alunni rinunciano alla gita per restare con il compagno con disabilità. La sociologa: 10 a tutti in condotta

Alunni rinunciano alla gita per restare con il compagno con disabilità. La sociologa: 10 a tutti in condotta

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Una bella storia dall’Abruzzo. Un gruppo di bambini della classe quarta di un istituto comprensivo in provincia de L’Aquila ha dato una “lezione di vita e di amore” durante una gita scolastica a Roma.

Dopo aver visitato la mostra di Van Gogh a Palazzo Bonaparte, la classe si è spostata in un’altra zona della città, ma la pedana del bus per far scendere un bambino disabile si è rotta. Nonostante gli accompagnatori abbiano cercato di risolvere il problema, alla fine i bambini hanno deciso di restare con il loro compagno disabile e rinunciare alla gita piuttosto che lasciarlo solo.

Il dirigente scolastico ha elogiato il comportamento esemplare dei bambini, che hanno dato una lezione a tutti.

Anche il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo ha commentato l’episodio sottolineando l’importanza del ruolo delle nuove generazioni nell’insegnare l’empatia, la solidarietà e l’amicizia: “Nessuna storia da libro cuore, ma finalmente un senso di giustizia, di inclusione, di civiltà, di rispetto dei diritti umani che i bambini possono e devono insegnare a tutti. C’è ancora speranza per un futuro migliore e le nuove generazioni saranno artefici di un grande cambiamento”. Il sindaco della cittadina abruzzese si è detto onorato di rappresentare una comunità così coesa.

La vicenda dei bambini ha suscitato un’ondata di sentimenti positivi e incoraggiato la solidarietà. Isabella Corvino, docente di sociologia presso l’Università di Perugia, ha sottolineato come questa vicenda offra una ventata d’aria fresca in un’epoca in cui spesso la scuola si concentra sull’apprendimento e la valutazione delle competenze, trascurando la cura del soggetto e la formazione di individui empatici e consapevoli degli altri: “Metterei 10 in condotta a tutti loro”

La Corvino ha rilevato che la scuola dovrebbe essere un luogo dove si coltivano sia le competenze che la capacità di relazionarsi armoniosamente con gli altri. Al contrario, a volte si registrano casi di bullismo, emarginazione e depressione dovuti a un’educazione incentrata sul singolo e sulla sua crescita individuale, piuttosto che sulla formazione di individui capaci di agire con empatia e solidarietà.

Nel caso in questione, il gesto di solidarietà dimostrato nei confronti del compagno con disabilità non solo ha suscitato ammirazione e rispetto, ma ha anche contribuito a creare un legame più forte tra gli studenti. La storia di Roma può sempre essere studiata in seguito, ma la lezione di umanità dimostrata dai bambini è un insegnamento che resterà con loro per sempre.

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