La piccola comunità di San Costantino Calabro è stata scossa ieri dalla tragica scomparsa di Domenico Mazzeo, uno studente di 13 anni, avvenuta tra le braccia dei suoi compagni dopo l’ora di educazione motoria.
L’incidente ha lasciato profondamente segnati i compagni di Domenico. Don Francesco Sicari, ex parroco del paese, ha sottolineato l’importanza di non lasciarli soli in questo momento difficile. “Vedere un loro amico morire deve essere stato devastante”, ha dichiarato. La responsabilità di guidare gli studenti attraverso il loro dolore ricade sugli insegnanti, i genitori e la Chiesa. Don Francesco ha espresso il desiderio di collaborare con la dirigente scolastica per affrontare questo delicato periodo.
Descritto come un ragazzo educato e attivo nella comunità, Domenico aveva condiviso momenti importanti con don Francesco, tra cui la sua prima comunione. Il parroco ricorda con affetto il bambino vivace e sorridente, rimarcando il profondo impatto che la sua scomparsa ha avuto sulla comunità.
La perdita di Domenico è stata definita da don Francesco come uno degli eventi più stressanti che un essere umano possa sperimentare. Tale prostrazione collettiva si lega strettamente alla fede, vista come unica ancora di salvezza in questo momento di buio.
Don Francesco ha fatto riferimento al Natale, simbolo di luce e speranza, auspicando che possa portare conforto a coloro che attualmente si trovano avvolti nelle tenebre del dolore più atroce.
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Alunno 13enne muore durante ora di educazione motoria. Il parroco: Dolore atroce, aiutare genitori, studenti e docenti in questo momento difficilissimo