di Andrea Pasqualetto e Paolo Tomaselli
Francesco «Checco» Carnevale del centro sociale Rivolta di Marghera era al fianco dei tifosi violenti del Sankt Pauli, squadra che milita nella serie B tedesca e che attira tifosi antagonisti da mezza Europa. La polizia: ha fomentato il caos. Ma lui ora vuole fare causa
Sankt Pauli, un nome, una squadra, un dogma. Non è un club titolatissimo, anzi, attualmente milita senza infamia e senza lode nella serie B tedesca. Ma il Sankt Pauli ha comunque il suo fenomeno: la curva.
La curva più a sinistra
Considerata la più a sinistra del mondo, raccoglie ogni domenica migliaia di ultrà in uno stadio di quartiere, il Millerntor di Amburgo, che ne può contenere 25 mila. Arrivano da mezza Europa e sono considerati i ribelli più battaglieri del calcio: anarchici, un po’ tifosi e molto attivisti. Sventolano le bandiere di Cuba e quelle del Che e cantano inni rivoluzionari. Altra singolarità che dà la misura del loro approccio: vietano l’ingresso ai tifosi di estrema destra.
L’ampia premessa serve a capire cos’è accaduto domenica scorsa, quando il derby cittadino si è infiammato fuori dal campo prima dell’inizio della partita. È intervenuta la polizia tedesca e ha usato le maniere forti fermando una cinquantina di ultrà. Fra questi l’italiano Francesco Carnevale, famoso attivista del centro sociale Rivolta di Porto Marghera, storica culla di movimenti antagonisti un tempo guidati da Luca Casarini .
L’attivista italiano
Carnevale, 37 anni, di tanto in tanto va ad Amburgo a sostenere il Sankt Pauli. Biglietto di andata e ritorno dalla città lagunare per una due giorni di battaglie calcistiche e sociali. E domenica scorsa era lì per il confronto stracittadino con l’Hamburger SV. Avrebbe fomentato gli scontri, secondo le forze dell’ordine che l’hanno messo a terra senza tanti riguardi, come si vede nel video che pubblichiamo. Lui e altri 50, tutti attivisti, tutti bloccati. Nell’ambiente della sicurezza degli stadi c’è una certa preoccupazione per la recrudescenza del fenomeno delle curve violente, soprattutto in considerazione del fatto che fra due anni la Germania ospiterà gli Europei.
Carnevale è rientrato solo due giorni fa dalla Germania e la prima porta alla quale ha bussato è stata quella del suo avvocato, Giuseppe Romano, che è anche il legale del Rivolta: «Dice che si trovava in un punto arretrato rispetto al fronte dei tifosi che occupavano la piazza, la polizia ha caricato ai lati e lui sostiene di non aver fatto assolutamente nulla e di essere stato messo subito a terra e colpito. È stato trattenuto per circa sei ore e rilasciato. Stiamo valutando se e come procedere con la denuncia. Le immagini sono eloquenti».
Le trasferte in Germania
Carnevale non è il solo tifoso italiano del Sankt Pauli. Domenica scorsa ce n’erano altri, che però non hanno preso parte agli scontri e non sono stati arrestati. Diversi ultrà del Venezia, curva considerata di sinistra, talvolta organizzano trasferte ad Amburgo. «C’è tutto un movimento che si muove quando ci sono partite di richiamo, come in questo caso».
Dalla Germania rimbalzano voci di indagini e di processi. «Io penso che non ci sarà alcunché contro Carnevale ma semmai una denuncia contro gli agenti». L’attivista non è nuovo a incidenti di piazza. Nel 2016 era stato arrestato a margine della convention della Leopolda, cinque agenti feriti. Altra segnalazione era arrivata da Francoforte, dove era stato identificato dalla polizia durante un acceso corteo contro l’apertura della European Central Bank. «Ha a suo carico una serie di procedimenti per resistenza a pubblico ufficiale ma nessuna sentenza definitiva, per cui la sua fedina penale è pulita», assicura il legale.
Lui, gli ultrà del Che e la polizia. Storie di battaglie sociali, di scontri di piazza e di curve incendiarie.
27 ottobre 2022 (modifica il 27 ottobre 2022 | 11:32)
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, 2022-10-27 10:31:00, Francesco «Checco» Carnevale del centro sociale Rivolta di Marghera era al fianco dei tifosi violenti del Sankt Pauli, squadra che milita nella serie B tedesca e che attira tifosi antagonisti da mezza Europa. La polizia: ha fomentato il caos. Ma lui ora vuole fare causa , Andrea Pasqualetto e Paolo Tomaselli