Amiche morte, inchiesta  su asfalto  e guardrail

Amiche morte, inchiesta  su asfalto  e guardrail

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di Giulio De Santis

La Procura vuole accertare le condizioni del manto stradale e stabilire perché in quel tratto solo un marciapiede basso separa le carreggiate

L’asfalto degradato e l’assenza del guardrail sull’Olimpica, vicino a viale della Moschea, sono indiziati del terribile incidente in cui hanno perso la vita le due amiche Beatrice Funariu, 20 anni, e Giorgia Anzuini, 22 anni. In condizioni gravi è invece Carmine Elia, 54 anni, il regista travolto dall’auto delle due ragazze, una Citroen piombata all’improvviso sulla sua Alfa Stelvio. Elia – che tra l‘altro ha girato alcuni episodi di «Don Matteo» – è indagato con l’accusa di omicidio stradale. Tuttavia l’iscrizione operata dal pm Fabrizio Tucci è un atto dovuto, essendo l’unico sopravvissuto della tremenda carambola avvenuta lunedì alle 3.30.

Nell’inchiesta sono previsti gli esami di rito per appurare se la guidatrice della Citroen, probabilmente Giorgia essendo la proprietaria, avesse fatto uso di droga o alcol. Ma senza dubbio il primo passo della Procura sarà verificare la velocità tenuta dalle due auto. Gli inquirenti ritengono che l’asfalto malridotto potrebbe aver giocato il ruolo di concausa nell’incidente, facilitando in modo decisivo l’invasione della careggiata opposta da parte della vettura con a bordo le due amiche. Piccole crepe e l’ammaloramento dovuto al caldo potrebbero aver reso la strada insidiosa. Soprattutto in un tratto dove si procede a velocità sostenuta.

Tuttavia il cuore degli accertamenti è capire perché mai in questo punto dell’Olimpica non è stata eretta una barriera che divida le due careggiate. La sua presenza avrebbe quanto meno impedito il coinvolgimento di Elia. La Citroen, infatti, sarebbe rimasta nella sua carreggiata. Sono anni che viene segnalato il problema. Fino a oggi non è mai stata adottata alcuna misura. Intenzione della Procura è cercare ogni documento che abbia approfondito la questione. Le due carreggiate sono separate da un marciapiede basso e purtroppo l’incidente dell’11 luglio attesta che si tratta di una barriera insufficiente in alcune situazioni estreme per tutelare gli utenti.

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter “I sette colli di Roma” a cura di Giuseppe Di Piazza. Arriva ogni sabato nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui.

13 luglio 2022 (modifica il 13 luglio 2022 | 07:27)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-07-13 12:38:00,

di Giulio De Santis

La Procura vuole accertare le condizioni del manto stradale e stabilire perché in quel tratto solo un marciapiede basso separa le carreggiate

L’asfalto degradato e l’assenza del guardrail sull’Olimpica, vicino a viale della Moschea, sono indiziati del terribile incidente in cui hanno perso la vita le due amiche Beatrice Funariu, 20 anni, e Giorgia Anzuini, 22 anni. In condizioni gravi è invece Carmine Elia, 54 anni, il regista travolto dall’auto delle due ragazze, una Citroen piombata all’improvviso sulla sua Alfa Stelvio. Elia – che tra l‘altro ha girato alcuni episodi di «Don Matteo» – è indagato con l’accusa di omicidio stradale. Tuttavia l’iscrizione operata dal pm Fabrizio Tucci è un atto dovuto, essendo l’unico sopravvissuto della tremenda carambola avvenuta lunedì alle 3.30.

Nell’inchiesta sono previsti gli esami di rito per appurare se la guidatrice della Citroen, probabilmente Giorgia essendo la proprietaria, avesse fatto uso di droga o alcol. Ma senza dubbio il primo passo della Procura sarà verificare la velocità tenuta dalle due auto. Gli inquirenti ritengono che l’asfalto malridotto potrebbe aver giocato il ruolo di concausa nell’incidente, facilitando in modo decisivo l’invasione della careggiata opposta da parte della vettura con a bordo le due amiche. Piccole crepe e l’ammaloramento dovuto al caldo potrebbero aver reso la strada insidiosa. Soprattutto in un tratto dove si procede a velocità sostenuta.

Tuttavia il cuore degli accertamenti è capire perché mai in questo punto dell’Olimpica non è stata eretta una barriera che divida le due careggiate. La sua presenza avrebbe quanto meno impedito il coinvolgimento di Elia. La Citroen, infatti, sarebbe rimasta nella sua carreggiata. Sono anni che viene segnalato il problema. Fino a oggi non è mai stata adottata alcuna misura. Intenzione della Procura è cercare ogni documento che abbia approfondito la questione. Le due carreggiate sono separate da un marciapiede basso e purtroppo l’incidente dell’11 luglio attesta che si tratta di una barriera insufficiente in alcune situazioni estreme per tutelare gli utenti.

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13 luglio 2022 (modifica il 13 luglio 2022 | 07:27)

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, G. D. S.

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