di Barbara Visentin
La regina della dance music celebre da «Knock on wood» nel 1979, si è rasata a zero e ha scelto di farsi un tatuaggio floreale sulla testa con inchiostri completamente vegani
«Possiamo rinascere mille volte nelle nostre vite», dice Amii Stewart. L’ultima, per lei, è coincisa con una nuova canzone, «Perfectly Beautiful», e una nuova immagine: un taglio netto ai capelli, rasati a zero per far posto a un tatuaggio floreale, opera d’arte indelebile che ora le decora tutta la testa. Voce storica della dance, resa celebre da «Knock on wood» nel 1979, americana ma ormai italiana da lungo tempo, a 66 anni Stewart è una signora della musica che ha sempre voglia di reinventarsi: «Avevo un forte desiderio di cambiare e ci pensavo da quasi due anni. Ero veramente stanca di combattere con il trucco e parrucco che a volte per noi artisti diventa una schiavitù. Ho fatto delle prove e tante ricerche e ho capito che il tattoo sarebbe stato la scelta giusta».
La decisione è stata ben ponderata, consapevole che i cliché di bellezza assegnano ai capelli un ruolo irrinunciabile e felice di scardinarli: «Penso che questo canone estetico spesso sia una prigione per le donne, specie quelle che magari hanno problemi di salute e vengono emarginate o derise, come abbiamo visto per la moglie di Will Smith». Quando Amii ci ha dato un taglio, la sensazione è stata liberatoria: «Ho tagliato, rasato e poi ho detto “oddio che bello”. Qualcosa è sbocciato dentro di me, ho visto il mio viso, i miei occhi e mi sono piaciuta. Insomma mi sono sentita rinata».
Con il brano «Perfectly Beautiful» e il relativo video, Amii ripercorre il suo passato, ma guarda al futuro con fiducia: «È un inno alla gioia di essere, alla libertà e alla bellezza che vengono da dentro di noi e che ciascuno possiede. Non dobbiamo mai pensare di essere da meno, dobbiamo prendere possesso dei nostri bisogni e della nostra pace interiore».
Il suo nuovo capitolo, personale e artistico, trasmette entusiasmo: «Questo tattoo mi dà forza! — esclama convinta —. Quando cammino mi sembra di non toccare terra, sono leggera e libera». Anche se ammette che tatuarsi la testa non è stato indolore: «Ma io faccio meditazione e il respiro aiuta molto e poi era un dolore dolce perché stavo realizzando un desiderio — racconta —. Ho fatto una lunga ricerca perché volevo una tatuatrice donna, volevo che fosse abituata a lavorare su persone di colore e poi volevo degli inchiostri completamente vegani, per non mettere nel mio corpo qualcosa di nocivo».
Con il suo prossimo progetto discografico e i concerti che ha in programma per l’estate, Stewart vuole proseguire sull’onda del suo cambiamento: «Sto mettendo insieme i brani per un album, ma nel frattempo mi hanno chiesto una versione dance di “Perfectly Beautiful”. Dopo due anni di lockdown, c’è bisogno di ballare».
D’altra parte il suo nome è legato all’ondata disco a cavallo fra gli anni 70 e 80: «Quel periodo è un dolcissimo ricordo, mi ha dato tutto quel che ho oggi e fa per sempre parte di me».
Nella sua carriera ha collaborato con tanti artisti, da Gianni Morandi a Nicola Piovani, ma Ennio Morricone, con cui ha inciso «Pearls» nel 1990, ha segnato il suo percorso in modo particolare: «È stata una delle persone più importanti nella mia vita artistica. Ha creduto in me quando non lo facevo io. Ha capito che con la mia voce potevo fare altro oltre alla dance e mi ha messo in mano il suo repertorio: grazie a lui sono diventata un’artista eclettica».
18 maggio 2022 (modifica il 18 maggio 2022 | 19:10)
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, 2022-05-18 19:49:00, La regina della dance music celebre da «Knock on wood» nel 1979, si è rasata a zero e ha scelto di farsi un tatuaggio floreale sulla testa con inchiostri completamente vegani , Barbara Visentin