di Redazione LogIn
Dopo Facebook, Instagram e TikTok, l’agenzia russa Ria Novosti riferisce che entro una settimana anche il social di proprietà di Google potrebbe essere bloccato in Russia
Mosca ha parlato di «minacce» e «atti terroristici» contro il popolo russo che circolano liberamente su Youtube. Venerdì 18 marzo la richiesta ufficiale a Google di prendere provvedimenti da parte del Roskomnadzor, il servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e della comunicazione di massa. Che si traduce nell’ordine: «Stop alla trasmissione di video anti-russi il prima possibile». Qualora non fosse soddisfatto, i cittadini dovranno probabilmente dire addio anche a questa piattaforma. L’agenzia Ria Novosti riporta dunque che anche YouTube potrebbe essere bloccato nel Paese, «entro una settimana».
In particolare il Roskomnadzor fa anche riferimento a degli annunci che girano su YouTube e che chiedevano che fossero sospese le reti ferroviarie e le reti di comunicazione in Russia e Bielorussia. La diffusione di questi annunci, secondo l’ente regolatore, è una prova della posizione anti-russa di Google. Non è stato rivelato però quale account avesse pubblicato gli annunci. «Le azioni dell’amministrazione di YouTube sono di natura terroristica e minacciano la vita e la salute dei cittadini russi – ha detto il Roskomnadzor – Ci opponiamo a tali campagne pubblicitarie e chiediamo che Google smetta di trasmettere video anti-Russia».
Youtube è solo l’ultima piattaforma finita nel mirino delle autorità moscovite. Prima Facebook, poi anche Instagram, sono stati oscurati. Rendendo milioni di account inutilizzabili. E non solo. I cittadini russi non possono più accedere a tantissime applicazioni occidentali: da Ikea a H&M, da MyFitnessPal a Photoshop, sono quasi settemila le app scomparse dagli Store nelle ultime settimane. Molte bloccate dal governo, molte anche bloccate dalle stesse società. Le sanzioni passano anche da qui, dalla decisione di togliere abitudini e divertimenti ai cittadini del Paese che ha aggredito l’Ucraina. E l’unica soluzione è sfruttare le alternative russe.
Sul tema è intervenuto anche l’ex presidente Dmitry Medvedev, che oggi è vice segretario del Consiglio di sicurezza russo. Venerdì ha scritto sul suo canale Telegram: «I “guardiani” della libertà di parola hanno in tutta permesso agli utenti dei loro social media di augurare la morte ai militari russi. Per tornare, dovranno dimostrare la loro indipendenza e il loro buon atteggiamento nei confronti della Russia e dei suoi cittadini».
Articolo in aggiornamento…
18 marzo 2022 (modifica il 18 marzo 2022 | 17:44)
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, 2022-03-18 17:32:00, Dopo Facebook, Instagram e TikTok, l’agenzia russa Ria Novosti riferisce che entro una settimana anche il social di proprietà di Google potrebbe essere bloccato in Russia , Redazione LogIn
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