L’ultima notte «a casa» per la regina,  con la famiglia a Buckingham Palace

L’ultima notte «a casa» per la regina, con la famiglia a Buckingham Palace

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di Enrica Roddolo

Le spoglie di Elisabetta II sono tornata stasera a Londra dalla Scozia. Accolte da ali di folla sotto la pioggia battente. A Buckingham Palace l’abbraccio di Carlo e della famiglia

DALLA NOSTRA INVIATA

LONDRA — Elisabetta è tornata a casa, nella sua casa di una vita. Di settant’anni di regno. E’ tornata stasera per l’ultima notte fra le mura di Buckingham Palace, circondata dalla sua famiglia. Per un ultimo intimo addio.

Ad accoglierla Carlo e Camilla, tornati stasera dall’intensa giornata in Irlanda del Nord, che hanno atteso l’arrivo delle spoglie di Elisabetta all’ingresso di Buckingham Palace. E mentre l’auto che dalla base di Northolt ha portato Elisabetta II fino «a casa», l’omaggio anche del servizio di sicurezza in motocicletta. Casco chino, sotto la pioggia. Mentre Elisabetta finiva il suo viaggio verso casa.

Sotto una pioggia battente la folla che già stamane ha iniziato ad affollare il Mall ha atteso ore l’arrivo della salma della regina. «E’ stata con noi tutta la nostra vita, e siamo qui per renderle omaggio, ci dice Leslie, idraulico, accorso davanti a Buckingham Palace. «Adesso Carlo ha un grande peso sulle spalle ma si è preparato e ce la farà». Anna e Jane sono arrivate dal Kent, attorno a loro gente di ogni Paese, credo e cultura. Tutti accorsi per rendere omaggio alla sovrana entrata ormai nella leggenda oltreché nella Storia.

A Buckingham Palace questa notte sarà vegliata dalla famiglia. Domattina riceverà l’omaggio dei dipendenti della Royal Household, collaboratori, cuochi, valletti, centinaia di dipendenti della famiglia reale che avranno occasione di rendere il loro omaggio prima del trasferimento a Westminster Hall.

Ma stasera Elisabetta è per la famiglia. Nella sua casa di famiglia. «Mia moglie riesce a creare l’atmosfera di casa ovunque», disse re Giorgio VI, quando con le principesse Elisabetta e Margaret dovette trasferirsi a malincuore come nuovo re a Buckingham Palace.

Elisabetta, allora bambina, entrando nella reggia abitata per la prima volta dalla regina-imperatrice Vittoria nel 1837, notando gli spazi immensi, disse che ci si poteva andare in bicicletta.

Crescendo Elisabetta ha imparato ad amare Buckingham Palace, con le sue esagerazioni di stucchi dorati (voluti da re Giorgio IV), l’ispirazione Palladiana di alcuni dettagli, e le stanze intrise di storia e ritualità: la Music room dove si svolgono i battesimi reali, la Ballroom dove si tengono i banchetti reali e dove Carlo III darà il suo benvenuto prevedibilmente a reali e capi di stato globali in arrivo per il funerale.

E la discreta Bow room che si affaccia sul cortile del palazzo, dove riposerà questa notte, la regina. L’ultima notte di Elisabetta nella sua “casa” londinese per 70 anni di regno. Una sala molto amata dalla regina, e molto privata del palazzo che si apriva solo per ospiti di stato della regina o per accogliere gli invitati ai suoi Royal garden parties d’estate.

E’ stata Anna, l’amata figlia, l’unica ad aver ricevuto dalla regina il titolo di Princess Royal, ad accompagnare il lungo viaggio di Elisabetta verso casa. Londra, Buckingham Palace.

Dalla cattedrale di Edimburgo all’aeroporto da dove la salma ha raggiunto in serata in volo la base Raf di Northolt. Mentre Carlo III e Camilla arrivavano no a Belfast, Irlanda del Nord al castello di Hillsborough e poi alla cattedrale di St Anne.

Mentre il nuovo re continua l’operazione Spring Tide — il viaggio in tutte le «anime» del Regno — continua il viaggio verso casa della regina. E come già nei giorni scorsi anche oggi ci sarà Anna con lei. Che già aveva affrontato il lungo viaggio di sei ore in auto per la campagna scozzese, da Balmoral verso Edimburgo dove – sempre lei Anna – è stata la prima donna reale ad assicurare la “veglia” delle spoglie mortali di Elisabetta accanto ai fratelli.

Anna con la sua divisa di Ammiraglio della Royal Navy. Nella cattedrale di St Giles. Che per Anna ha un valore speciale, è lì che nel 2011 si sposò la figlia di Anna, Zara vista con gli occhi pieni di lacrime davanti ai fiori di tanti per la regina. Anna, la più simile a Filippo. Eppure così legata a Elisabetta. La prediletta del padre, per la sua tempra teutonica, risoluta, decisionista, frugale. E nel tempo diventata anche la spalla sicura di Elisabetta che ha sempre ricambiato la dedizione al lavoro ai Royal engagements di Anna (è sempre stata quella con più impegni segnati in agenda) con il titolo di Princess Royal. E lei quando il feretro di Elisabetta è entrato in cattedrale a Edimburgo, con quell’inchino fino a terra, davanti a Elisabetta II ha mostrato ancora una volta tutto il suo senso del dovere. Che l’univa alla madre.

Sempre pronta a partire per Save the Children UK, di cui è patrona dal 1970. Adorata da papà il «principe Dynamo» come diceva Patricia Mountbatten, per il politico vicino al duca di Edimburgo, Gyles Brandreth, tra Anna e il padre c’è sempre stata competizione. Oro ai Giochi di Monaco, di un’angelicata castellana non ha mai avuto molto. Alla guida della British Olympic Association, membro del Cio dopo la partecipazione a Montreal nel 1976 — prima Windsor alle Olimpiadi — il suo amore per l’equitazione arrivò (con una decorazione a tema) in cima alla sua torta nuziale. Ed Elisabetta, dopo l’uscita di Harry e Meghan, aveva puntato su di lei. «E quando Carlo salirà al trono il suo peso non diminuirà di una virgola, è così strategica per la Corona», ha sempre detto l’ex segretario Nick Wright.

Anna non volle titoli per i figli: Peter, che ha fatto notizia per la promozione del latte in polvere cinese, e Zara che ha gareggiato ai Giochi di Londra 2012. Una sportiva, una spalla sicura, una figlia amatissima che anche oggi sarà accanto fino all’ultimo alla madre.

Anna che adesso potrebbe anche avere un ruolo, un titolo (lei che per i figli non li ha mai cercati), per rafforzare il suo ruolo attorno a Carlo III. Come prima accanto alla regina. Insomma, questi giorni di lutto nazionale e il suo ruolo in prima fila anche se è solo 16ma in linea di successione forse sono solo la prova generale di un ruolo sempre più forte in futuro.

Non è un mistero – e lo ha ammesso pure lei parlando con la tv Itv in Scozia — che adesso per Carlo e i Windsor sarà un lavoro di squadra. Quel Royal dream team già testato negli ultimi anni di vita della regina.

13 settembre 2022 (modifica il 13 settembre 2022 | 21:44)

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, 2022-09-13 21:15:00, Le spoglie di Elisabetta II sono tornata stasera a Londra dalla Scozia. Accolte da ali di folla sotto la pioggia battente. A Buckingham Palace l’abbraccio di Carlo e della famiglia, Enrica Roddolo

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