di Teresa Cioffi
Spente la macchine che la tenevano in vita per consentirle di espiantare gli organi.
Fu in diversi film di culto nei 90 e divenne celebre per la storia con Ellen De Generes
Grande commozione a Hollywood per la morte di Anne Heche, attrice americana che, alla fine degli anni ’90, interpretò alcuni film di grido, da «Donnie Brasco» a «Sei giorni, sette notti», e divenne celebre per la relazione molto glamour con Ellen DeGeneres. Il 5 agosto era rimasta coinvolta in un grave incidente e dopo una settimana in ospedale i medici non avevano potuto fare altro che dichiararne la morte cerebrale. Per un po’ ha respirato grazie all’aiuto di un ventilatore, finché la famiglia non ha deciso di staccare le macchine che la tenevano in vita in modo da poterle espiantare gli organi. «Donarli è stata una sua scelta, per questo viene tenuta in vita per determinare se possano essere trapiantati» avevano spiegato infatti i parenti prima della decisione finale: Anne aveva subito una grave lesione cerebrale anossica ed era rimasta in coma. E aveva patito anche una lesione polmonare significativa, mentre le gravi ustioni avevano richiesto un intervento chirurgico. «Vogliamo ringraziare tutti degli auguri e le preghiere per Anne» aveva concluso la famiglia.
Una settimana fa dunque l’attrice stava guidando la sua Mini Cooper nel quartiere Mar Vista di Los Angeles quando ha perso il controllo dell’auto e si è schiantata contro una casa. Poi le fiamme, l’immediato soccorso dei vigili del fuoco e il trasferimento nell’ospedale più vicino. La polizia ha iniziato le indagini per accertare le cause dell’incidente e dai primi esami è risultato che Anne avesse assunto fentanyl e cocaina. Nulla però è confermato, i test devono essere completati e ci potrebbero volere diverse settimane. Anne Heche aveva 53 anni ed era nata in Ohio dove aveva vissuto situazioni familiari difficili, subendo diversi lutti. A partire dal padre, Donald Heche, perso a 14 anni che aveva poi accusato di molestie sessuali nel suo memoir «Call me crazy». Dopo aver affrontato anche la morte di una sorella e di un fratello, si trasferì a Chicago con la madre dove iniziò a cantare in alcuni locali e, mentre studiava, iniziò a frequentare il teatro.
Le proposero una prima volta di partecipare ad una soap, ma Anne rifiutò per concentrarsi sugli studi. Ritornò però sui suoi passi ed entrò nel cast di «Destini», altra telenovela di successo per la quale vinse un Emmy nel 1991. Da qui prese il volo la sua carriera col conseguente debutto sul grande schermo con «Le avventure di Huck Finn». Poi le collaborazioni per le serie tv e i film di cartello: «Donnie Brasco», moglie di Johnny Depp e «Sei giorni, sette notti con Harrison Ford appunto, ma anche «Sesso e potere» e il remake di «Psycho» di Gus Van Sant. Nella vita privata e pubblica, Anne Heche non ha mai nascosto di essere bisessuale. Dopo la relazione con Steve Martin, alla fine degli anni ’90 l’incontro con Ellen DeGeneres. Insieme diventarono la coppia omosessuale più conosciuta di allora, attirando su di sé l’attenzione di Hollywood. Nel 200o la relazione finì e le carriere delle due presero strade opposte: se Ellen divenne una delle più celebri host della tv americana, Anne entrò in un cono d’ombra senza più rinverdire i fasti degli anni ’90. Altre due relazioni con un attore e un cameraman e due figli e una decina di film non memorabili. Fino a quello schianto fatale nella notte di Los Angeles.
12 agosto 2022 (modifica il 12 agosto 2022 | 21:46)
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, 2022-08-12 19:48:00, Spente la macchine che la tenevano in vita per consentirle di espiantare gli organi. Fu in diversi film di culto nei 90 e divenne celebre per la storia con Ellen De Generes , Teresa Cioffi