Antonio Conte e la morte di Vialli, Mihajlovic e Ventrone: Mi manca la famiglia e rifletto sul futuro

Antonio Conte e la morte di Vialli, Mihajlovic e Ventrone: Mi manca la famiglia e rifletto sul futuro

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di Pierfrancesco Catucci

Il tecnico del Tottenham racconta al Guardian quanto la scomparsa degli amici lo abbia portato a una nuova consapevolezza: Il lavoro non tutto. Ora una riflessione profonda sul futuro

Se esistesse un dizionario degli aggettivi adatti a ogni persona, nella riga di Antonio Conte (perlomeno all’allenatore Antonio Conte) i primi sarebbero attento, maniacale, puntiglioso, burbero. Poi c’ la persona, capace di sorridere e scherzare. E di riflettere sui sentimenti. A maggior ragione in questi mesi cos complicati per la perdita di tre persone molto care dal fedele preparatore atletico Gian Piero Ventrone agli ex colleghi Sinisa Mihajlovic e Luca Vialli — che lo hanno portato a una riflessione profonda sul mio futuro come confida al Guardian.

Sembra il preludio di un addio a giugno e, a una prima analisi superficiale, potrebbe sembrare l’ennesima presa di distanze dal club che allena (dalla Juventus al Chelsea, dalla Nazionale all’Inter sarebbero tanti i precedenti). Questa volta, per, l’intervista tratteggia un Conte diverso dal solito. La sofferenza per la morte dei tre amici lo ha segnato e lo ha indotto a riflettere su quei valori, la famiglia in primis, che il lavoro lo costringe a sacrificare. Sicuramente — spiega al quotidiano britannico — questa stagione difficile dal punto di vista personale. Perdere in cos poco tempo tre persone che conoscevo benissimo non stato semplice. Quando accadono situazioni come questa, ti portano a riflessioni importanti. E cos, il Conte tecnico totalmente immerso in allenamenti, studio degli avversari, partite, si ferma a pensare a tutto il resto: Molte volte diamo troppa importanza al lavoro e dimentichiamo famiglia e amici. Dimentichiamo che dobbiamo avere pi tempo per noi. Questa stagione mi sta facendo fare una riflessione importante sul mio futuro. Il calcio la nostra passione e per questo facciamo tante rinunce, ma arriva un momento in cui capisci che bene dedicare pi tempo a se stessi perch il lavoro non tutto nella vita.

Quando, a novembre 2021, Conte ha firmato un contratto da un anno e mezzo per guidare il Tottenham a 15 milioni di sterline a stagione (17 milioni di euro circa), ha fatto una scelta consapevole. La famiglia sarebbe rimasta in Italia e questo non va bene. Ma quando hai un figlio o una figlia e dei bambini che vanno a scuola, devi rispettarli e non puoi far fare loro una vita da nomade. Certo, loro cercano di sostenermi e vengono qui ogni volta che possono, ma quando perdi persone care, normale rivedere tutto. Difficile, a questo punto, pensare che il rapporto tra Conte e gli Spurs possa proseguire oltre la scadenza contrattuale di giugno. La scorsa stagione, quando arrivato al posto di Nuno Espirito Santo, ha portato il Tottenham al quarto posto in Premier League (il 14 febbraio giocher a San Siro contro il Milan negli ottavi di Champions) e quest’anno quinto a 5 punti dal Newcastle quarto. Una stagione che non sta soddisfacendo a pieno il tecnico salentino che pi volte ha ribadito la necessit di investimenti per arrivare a competere per i titoli. Investimenti poco compatibili con il modello di business del club. Un ulteriore motivo per tornare a casa il prossimo anno. Dalla moglie Elisabetta e dalla figlia Vittoria.

19 gennaio 2023 (modifica il 19 gennaio 2023 | 13:35)

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