di Marco Galluzzo«Lo scostamento di bilancio dobbiamo evitarlo a tutti i costi. Sì alla pace fiscale e il superbonus può passare dal 110% all’80% Antonio Tajani lei dice che non avete ancora parlato di nomi, però non può negare che su alcune figure tecniche, per esempio Panetta o Siniscalco, si è già ragionato. «Noi dobbiamo fare un governo di alto profilo, la situazione in Italia è molto difficile e dobbiamo affrontare sfide inedite, economiche ed energetiche. In più abbiamo una guerra alle porte. Certo serve un governo con le spalle molto larghe e se serve un non politico, un cosiddetto tecnico, sarà benvenuto. Al primo posto però dobbiamo mettere l’interesse nazionale, la visione dell’Italia nel futuro». Quindi conferma un tecnico al Mef? «Guardi si tratterà comunque di un governo politico, e saranno il candidato premier e il presidente della Repubblica, soprattutto per alcuni ministeri, a condividere la scelta di una squadra di persone competenti. Abbiamo tante risorse nazionali, ma al momento è prematuro fare nomi. Non solo perché non devono essere bruciati, ma perché si tratta di ragionamenti che vanno ponderati. E la scelta delle persone in alcuni ruoli chiave dovrà servire non solo a governare ma anche a dare dei segnali chiari a livello internazionale, segnali in primo luogo rassicuranti, agli alleati e ai mercati». La legge di Bilancio. Secondo alcune stime dovete trovare almeno 40 miliardi. Come farete? «Lo scostamento deve essere l’extrema ratio, dobbiamo evitarlo a tutti costi. Si possono fare dei tagli, il super bonus può passare dal 110 all’80%, sarebbe un bel risparmio. È servito a far ripartire l’edilizia e tutti i settori collegati, però si può abbassare. Da una pace fiscale che gli italiani attendono si possono incassare sino a 40 o 50 miliardi». Prevedete risparmi anche sul reddito di cittadinanza? «La filosofia deve essere di dare soldi a chi ne ha veramente diritto, la politica sociale è una cosa seria. Sicuramente bisogna mettere dei paletti più severi. L’altra cosa che si può fare subito è quella di detassare tutto quello che non è stipendio, per esempio i premi di produzione: non si arrecherebbe nessun danno allo Stato e si aumenterebbe il potere di acquisto. Il debito lo sconfiggi solo con la crescita, e credo che abbia fatto male la Bce ad aumentare i tassi, si rischia la recessione». Darete una Camera all’opposizione? «Lo decideranno i leader, ma non esiste un precetto costituzionale che lo suggerisce. Ma poi a quale opposizione? Ce ne sono tre o quattro: saranno Berlusconi, Salvini e Meloni a prendere una decisione». A Palazzo Chigi ci saranno due vicepremier? «È prematuro anche questo, tutto deve essere finalizzato alla governabilità del Paese, non alla logica delle poltrone. Manca ancora un mese al possibile giuramento. Sicuramente ci dovrà essere un equilibrio fra Forza Italia e la Lega, abbiamo gli stessi consensi». Lei ministro degli Esteri? «Posso fare qualsiasi cosa, ho fatto tutto nella vita, farò quello che è utile, nell’interesse del Paese. E con la Meloni volutamente non ho voluto fare nomi, i nomi li farà Berlusconi alla fine. Di sicuro questo governo non cambierà politica estera, resteranno strategiche le relazioni con Washington, Bruxelles e la Nato». Che significa governo di alto profilo? «Significa che un ministro deve essere competente, ma anche determinato, con esperienza, con sensibilità politica, servono tante qualità, non è una questione solo di nomi famosi». 30 settembre 2022 (modifica il 30 settembre 2022 | 07:29) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-30 05:49:00, «Lo scostamento di bilancio dobbiamo evitarlo a tutti i costi. Sì alla pace fiscale e il superbonus può passare dal 110% all’80%, Marco Galluzzo