Appello dei medici di Milano alla premier Meloni: Insegnare a scuola buon uso del sistema sanitario nazionale

Il premier Giorgia Meloni ha annunciato una forte priorità all’abbattimento delle liste d’attesa in sanità, delineando i punti chiave della manovra governativa.

La reazione è stata tempestiva e profonda dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, che in una dichiarazione a Adnkronos Salute, ha espresso le sfide intrinseche in questa impresa.

“Una chimera, una sfida molto difficile da risolvere purtroppo”, ha detto Rossi, evidenziando come la natura infinita del bisogno di salute combinata con la tendenza dei pazienti a cercare cure, rende l’abbattimento delle liste d’attesa un obiettivo arduo. L’ansia dei pazienti e la medicina difensiva, dove si effettuano procedure mediche per evitare possibili cause legali, sono altre barriere significative.

Rossi sottolinea che queste dinamiche non solo rendono difficile la riduzione delle liste d’attesa, ma anche l’accesso improprio ai pronto soccorso. Una situazione aggravata dalla pandemia di Covid-19, anche se i problemi erano presenti anche prima.

Per risolvere questo nodo, Rossi propone una soluzione a lungo termine: l’educazione sanitaria. Sostiene che sia cruciale promuovere una “cultura del buon utilizzo dei sistemi sanitari”, iniziando dalle scuole. L’obiettivo è formare cittadini consapevoli e responsabili nell’accesso alle risorse sanitarie.

Inoltre, l’esperto fa un appello per il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale e la reintroduzione dei medici scolastici, che possono educare i giovani su temi come una corretta alimentazione, prevenzione e abitudini sane. Questo, secondo Rossi, potrebbe anche tradursi in un uso più razionale delle risorse sanitarie.

Rossi chiude con una critica ai politici con una visione a corto termine, che spesso trascurano investimenti la cui utilità si manifesta nel lungo termine, suggerendo che un’educazione sanitaria efficace potrebbe essere una soluzione sostenibile per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’efficienza del sistema sanitario