Agli ambientalisti di Ultima Generazione ora mancano fondi: Ma faremo altre azioni a Roma, per massimizzare il numero di arresti

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Al gruppo ambientalista (che ora cambier nome in Non paghiamo il fossile) mancano i soldi per sostenere nuove azioni e nuovi collaboratori: Ma aumenteremo la disobbedienza civile: se saremo arrestati meglio, creeremo consenso attraverso l’immagine del sacrificio

Siamo in difficolt economiche.

Esordisce cos Michele Giuli, co-fondatore di Ultima Generazione

, durante un incontro con la stampa.

Il gruppo di attivisti pro ambiente, che d’ora in poi cambier nome in Non paghiamo il fossile (per rendere ancora pi chiara la nostra missione) e che si reso protagonista negli ultimi mesi di diversi episodi di disobbedienza civile (dall’imbrattamento della Scala nel giorno della Prima 2022 a quello del dito medio di Cattelan, davanti alla Borsa, dal blocco del GRA a Roma alla vernice spruzzata contro la facciata del Senato), ora alla ricerca di fondi.

Il grido di aiuto di Giuli, con il supporto dei colleghi, Samuele e Chlo, arriva in un incontro nel quale vengono poi aggiunte informazioni sul futuro della campagna, nella prima di una serie di conferenze via Zoom organizzate anche per chiedere finanziamenti. L’obiettivo quello di aumentare non solo le donazioni, ma anche il numero di collaboratori e attivisti, per realizzare cinque settimane di azioni pi o meno disturbanti (ma sempre non violente) a Roma, dove hanno sede le istituzioni.

E se dovessero venire arrestati, ancora meglio. Tra gli obiettivi per il futuro c’ anche quello di massimizzare il numero degli arresti, cos da creare consenso attraverso l’immagine del sacrificio.

Le richieste e le descrizioni dei piani per il futuro vengono anticipate dai numeri. Tutto ci che Ultima Generazione fa, che possa piacere oppure no, supportato dalle statistiche: Secondo l’Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, ndr) entro il 2050 avremo pi di 500 milioni di sfollati nel continente africano a causa del cambiamento climatico – spiega Giuli -. Mentre per la rivista Nature, abbiamo il 50% di possibilit di raggiungere l’innalzamento dei 2 gradi della temperatura entro il 2050, in netto contrasto con gli accordi di Parigi. Secondo quanto firmato nel 2015 dai Paesi dell’Unione europea, l’obiettivo era invece mantenere nel lungo periodo il riscaldamento medio globale ben al di sotto della soglia dei 2 gradi. Ora rischiamo di raggiungerli.

A questo e ad altre statistiche, che riguardano pi che altro la risposta della stampa e dei cittadini alle loro azioni – come il numero delle persone che cercano su Google la parola cambiamento climatico – si aggrappano i collaboratori di Ultima Generazione.

Nel piano per il cambiamento sono previste voci che vanno da obiettivi pi politici, come un disegno di legge, ad altre azioni pi intense, come la massimizzazione degli arresti di cui sopra.

Il primo punto, quello relativo alle richieste concrete, prevede un ddl gi in lavorazione per tagliare i sussidi al combustibile fossile senza il rischio di creare una crisi lavorativa. Nel 2021 i sussidi al settore in Italia sono aumentati ancora e ora sono pari a 41,8 miliardi di euro, spesi in attivit, opere e progetti connessi ai combustibili fossili. Siamo al sesto posto sopra Russia e Arabia per queste spese, precisano.

A questo segue il mantenimento della disciplina non violenta, affiancata anche da azioni a met tra la semplice protesta e la disobbedienza civile a cui ci hanno abituato. Questi tipi di manifestazioni hanno l’obiettivo di creare un disagio tale da costringere il governo alla negoziazione.

L’ispirazione? Viene dagli Indignados spagnoli, che per protestare contro le banche, ormai pi di cinque anni fa, le hanno invase con l’aiuto dei cittadini che riempivano di domande i dipendenti intasando il sistema. Niente di illegale, ma il disagio era enorme. Questo tipo di azioni, unite a quelle pi tradizionali come il blocco del Grande raccordo anulare o la vernice lavabile contro statue, quadri e istituzioni, sono previste a Roma per un periodo che va dal 15 aprile alla fine di maggio 2023: Ci saranno azioni che verranno precedentemente annunciate per permettere a chiunque di partecipare. Vorremmo riuscire ad avere a Roma almeno cento attivisti, anche di altri gruppi, in azione per creare quel disagio in grado di portare alla pressione, alla conversazione e al cambiamento spiegano da Ultima Generazione, specificando che almeno tre eventi sono gi stati programmati.

Il primo sar una street parade il 22 aprile, in occasione della giornata della Terra e in contemporanea con le azioni di New York e Londra, il secondo sar la partecipazione al processo del 12 maggio contro gli attivisti che hanno imbrattato il Senato il 3 gennaio 2023, e l’ultima sar una marcia fissata per il 31 maggio.

Per poter realizzare tutto questo per, servono soldi. Fino ad ora il nostro primo finanziatore era il fondo americano Climate emergency fund, che ha sostenuto tutte le campagne della rete A22 (tra queste ci sono anche l’inglese Just stop oil e l’italiana Extinction Rebellion, ndr). Loro in primis per, non stanno pi ricevendo nuove donazioni e non riescono a contribuire.

Da aprile 2022 da parte loro hanno registrato poco pi di 146 mila euro di entrate. Ne seguono 38.443 euro di donazioni tutte italiane, 175 euro di quote associative dei promotori e 350 euro di altro (il gruppo di attivisti non specifica cosa sia compreso in questa voce, ndr).

Ma su un totale di circa 185 mila euro di entrate nell’ultimo anno, sono state calcolate oltre 200 mila euro di spese tra cui alloggi, collaboratori (che ad oggi risultano essere ventidue), rimborso viaggi, cibo e l’assistenza legale.

Molti movimenti non sono disposti a negoziare per qualcosa, e magari dopo sei mesi si deprimono perch fanno progressi a livello culturale, ma niente di concreto. Rimarcano cos un concetto non inedito da dentro Ultima Generazione, che ha sempre sostenuto di avanzare richieste pi concrete e fattibili, a differenza di quelle pi irraggiungibili di Extinction Rebellion, posizionandosi anche contro movimenti come i Fridays For Future basati pi sulle manifestazioni pacifiche e meno sulla disobbedienza civile. Nell’ultimo anno siamo comparsi in 11 mila ricerche su Google in Italia, contro 3 mila dei Fridays. Noi, come Martin Luther King e Ghandi, vogliamo avanzare domande concrete, passo per passo, e dedicarci con il massimo sacrificio. Non stiamo cercando consenso nei nostri confronti, ma nei confronti del messaggio. Senza fondi e donazioni per, anche Ultima Generazione potrebbe cedere.

28 febbraio 2023 (modifica il 28 febbraio 2023 | 16:35)

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