Appicca un incendio ma non si accorge del drone: piromane colto in flagrante, rischia fino a 10 anni

Appicca un incendio ma non si accorge del drone: piromane colto in flagrante, rischia fino a 10 anni

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di Alessandro Vinci

È accaduto in Calabria, soddisfatto sui social il presidente regionale Occhiuto: «Abbiamo salvato per l’ennesima volta la natura, #tolleranzazero»

T-shirt, ciabatte e pantaloncini. L’aria circospetta e una (incomprensibile) missione da compiere: dare fuoco a un mucchio di sterpaglie così da appiccare un incendio quanto più vasto possibile. Suo malgrado, non si era però accorto che a immortalare dall’alto le sue «gesta» c’era un attento occhio elettronico: quello di un drone impiegato a tutela del patrimonio boschivo. È stato così colto in flagrante un piromane che nelle ultime ore ha tentato di provocare un rogo in Calabria. A condividere il video dell’uomo sui social, il presidente della Regione Roberto Occhiuto.

Rischia fino a 10 anni

Le immagini non lasciano dubbi sulla dinamica dei fatti: impossibile che il diretto interessato riesca a negare l’evidenza. Come riferito dallo stesso Occhiuto, d’altronde, è stato già «segnalato alle autorità competenti». Rischia dunque ora di essere incriminato per incendio doloso boschivo, reato che ai sensi dell’articolo 423 bis del codice penale prevede la reclusione da 4 a 10 anni. «Grazie al monitoraggio della Regione, abbiamo salvato per l’ennesima volta la natura calabrese da un incendio – ha scritto Occhiuto a corredo del filmato su Instagram e Facebook –. In Calabria sulle misure antincendi si fa sul serio! E i risultati si vedono». A chiudere, il significativo hashtag «#tolleranzazero».

L’Italia brucia

Nel 2021, stando agli ultimi report di Legambiente, i roghi hanno mandato in fumo in Italia «159.437 ettari di superfici boscate e non», ovvero «il 154,8% in più in più di quelli inceneriti nel 2020 (un dato sicuramente sottostimato)». In questo 2022 sembra non stia andando meglio, con una media di cinque grandi incendi al giorno dall’inizio dell’estate, come riferito in settimana da un’analisi Coldiretti su dati Effis. «Ci vorranno almeno quindici anni – ha spiegato l’associazione – per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme», sottolineando come tali eventi siano favoriti «dal clima anomalo con il 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come l’anno più caldo di sempre». Ma a preoccupare, giusto a proposito di quanto (non) accaduto in Calabria, è anche «la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato dalla mano dell’uomo».

13 agosto 2022 (modifica il 13 agosto 2022 | 21:42)

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, 2022-08-13 19:42:00, È accaduto in Calabria, soddisfatto sui social il presidente regionale Occhiuto: «Abbiamo salvato per l’ennesima volta la natura, #tolleranzazero» , Alessandro Vinci

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