Aprea: «Formazione incentivata, meglio se volontaria»

Aprea: «Formazione incentivata, meglio se volontaria»

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L’intervista

La responsabile Scuola di Forza Italia avrebbe preferito la volontarietà così da formare un middle management anche negli istituti scolastici

di Cl.T.

Valentina Aprea (Imagoeconomica)

1′ di lettura

«Molto positivo il modello integrato di formazione e abilitazione attraverso la laurea e 60 crediti aggiuntivi; ma sulla formazione in servizio incentivata proprio non ci siamo – afferma la deputata Valentina Aprea, un passato da ex sottosegretario all’Istruzione, oggi storica responsabile Scuola di Forza Italia -. Su questo punto la critica è non solo perché, in base all’ultimo testo normativo, i fondi saranno disponibili dal 2026, ma anche perché si prevede che l’accesso all’incentivazione salariale sia previsto per tutti i nuovi docenti attraverso formazione e valutazione annuale o intermedia per arrivare poi a corrispondere premialità solo in casi limitati e comunque in base alle risorse del fondo».

Per Aprea, sulla formazione incentivata, meglio invece «lasciare la formula dell’accesso volontario per creare docenti senior per un vero middle management anche nella scuola, da autorizzare di volta in volta in base alle risorse disponibili e alla contrattazione con il sindacato». Insomma, «se con le nuove lauree e i 60 Cfu si guarda davvero all’Europa, sull’incentivazione dei docenti si rischia un clamoroso passo indietro. Per questo – ha chiosato Aprea – occorre adesso dare al Parlamento la possibilità di migliorare il provvedimento per non perdere l’occasione di formare professionisti competenti e con prospettive di sviluppo professionale di stampo europeo».

, 2022-04-22 07:29:00, La responsabile Scuola di Forza Italia avrebbe preferito la volontarietà così da formare un middle management anche negli istituti scolastici, di Cl.T.

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