Aramburu, il campione di rugby ucciso a colpi di pistola dopo una lite: arrestata una donna

di Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi

Si cerca negli ambienti dell’estrema destra. L’ex rugbista argentino ha difeso un ragazzo da altri due clienti di un bar di Saint Germain in pieno centro. Questi sono tornati a bordo di un’auto guidata dalla donna fermata e hanno sparato

Il campione di rugby Federico Martin Aramburu, ex nazionale dell’Argentina con molte stagioni passate in Francia a Perpignan, Biarritz e Dax, è stato ucciso all’alba di domenica in boulevard Saint Germain, nel pieno centro di Parigi, davanti al cafè Mabillon. L’omicidio ha provocato grande emozione in Francia perché Aramburu, oggi 42enne, era un rugbista molto amato, e anche per le modalità dell’omicidio: intorno alle 6 del mattino la vittima e il suo amico neozelandese Shaun Hegarty, ex compagno di squadra nel Biarritz Olympique, hanno avuto una lite con altri clienti del Mabillon.

Un ragazzo si è avvicinato per chiedere a questi ultimi una sigaretta, e loro lo hanno respinto a male parole. Aramburu allora è intervenuto in sua difesa e ne è nato un litigio, e la sicurezza del locale ha separato i due gruppi. Aramburu e Hegarty hanno lasciato il locale, così come gli avversari. Questi ultimi però sono tornati, a bordo di una Jeep. Alla guida c’era una donna, e due giovani hanno sparato a bruciapelo sei colpi di pistola contro Aramburu, sul marciapiede, in una delle zone più frequentate e celebri di Parigi, sul boulevard Saint Germain a due passi da place de l’Odéon. Il campione è morto sul posto, i soccorritori lo hanno trovato già senza vita. La donna che guidava l’auto, una 24enne, è stata arrestata, e la polizia è alla ricerca dei due uomini che hanno sparato: uno dei due potrebbe essere Loïk Le Priol, 27 anni, un militante di estrema destra in attesa di processo nel giugno prossimo per altri fatti di violenza, vicino al Gud (Groupe unione défense) di Frédéric Chatillon, un tempo vicino a Marine Le Pen.