Argentina-Francia è (anche) De Paul contro Griezmann: se il campione si sacrifica

Argentina-Francia è (anche) De Paul contro Griezmann: se il campione si sacrifica

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di Arianna Ravelli, inviata a Doha

Compagni all’Atletico Madrid, sono due valori aggiunti delle rispettive nazionali: l’ex Udinese il guardaspalle di Messi, Grizou d equilibrio ai Bleus

Nella sua carriera ha giocato sempre in Spagna (Real Sociedad, Atletico Madrid, Barcellona, ancora Atletico), l’Uruguay il suo Paese d’elezione (beve mate, mangia l’asado, pronuncia vamo senza la s in stile River Plate, indossa spesso la camiseta della Celeste, tutta colpa del suo primo allenatore Martin Lasarte e del suo grande amico Diego Godin), ma se c’ una dinamo perennemente accesa per la Francia, che fornisce energia anche alle fiammate di Kylian Mbapp, questa Antoine Griezmann. Quella con il Marocco stata la 73 presenza in Nazionale di fila (record): negli ultimi cinque anni e mezzo ha giocato titolare ogni singola partita, dalla finale della Coppa del Mondo (quella passata e, se non succede qualcosa di imprevedibile, anche la prossima) a un’amichevole in Bolivia. Destino bizzarro: nelle Nazionali giovanili era spesso trascurato e nel suo secondo capitolo all’Atletico stato un precario, colpa di un contratto capestro che prevedeva il pagamento di 40 milioni al Barcellona se avesse giocato pi di 45’ in met partite. Ma per i Blues un punto fermo.

In Nazionale ha segnato 42 gol, dietro solo a Giroud e Henry (con 28 assist), in questo Mondiale facile che non ne aggiunga neanche uno, che per un attaccante potrebbe essere un problema, ma il suo impatto non sar minore: la mossa geniale di Deschamps, per sopperire alle assenze di Pogba e Kant, stato trasformarlo in un centrocampista box to box. ovunque: nella semifinale con il Marocco ha sgombrato davanti a Lloris tre volte. Per farlo bisogna essere convinti: A Deschamps devo tutto — spiega —. Ogni mossa come un “grazie” che gli mando. Voglio che sia orgoglioso di me.

Tutta la Francia orgogliosa, e forse non solo visto che Grizou (che nel 2019 stato uomo copertina di un magazine gay), stato uno dei pochi a parlare di diritti Lgbtq qui in Qatar. Quando domenica giocher la finale, incrocer un suo compagno di squadra all’Atletico, che come lui non ha avuto una stagione facile, ma che con la maglia dell’Argentina uno degli insostituibili, uno dei facilitatori di gioco: Rodrigo De Paul, nato a Sarand, provincia di Buenos Aires, dove gli immigrati italiani da Genova producono il vino, detto il Pollo per la sua postura in campo, professione: bodyguard di Leo Messi.

Con le lezioni di tattica imparate all’Udinese, De Paul il re del centrocampo con Enzo Fernandez. Nell’albiceleste sempre dove c’ Messi (anche nel riscaldamento pre partita): Quando gioco penso spesso a come posso fare per farlo correre di meno e lasciarlo libero di inventare. Io e Leo ci capiamo con uno sguardo, racconta Rodrigo. Se Leo perde il pallone, De Paul pronto a pressare per riconquistarlo, se qualcuno prova a marcare Messi a uomo, lui l vicino costituisce un diversivo, prende i falli e corre il doppio. Nelle tre partite dei gironi ha percorso 52 chilometri, pi di qualunque altro argentino, Messi 27.

Il suo Mondiale non iniziato bene, come quello di tutti: con l’Arabia Saudita aveva perso palla 15 volte. Da l in poi stato un crescendo, fino alla gara con la Croazia, dove i palloni andato a sradicarli. Fuori dal campo (a parte mandare messaggi romantici sui social alla fidanzata, l’attrice Tini Stoessel), il ruolo pi o meno lo stesso: Io e Leo, con il Papu, ci alziamo presto al mattino e beviamo mate, poi si uniscono Di Maria, Paredes, Lo Celso e Otamendi. Se uno si alza prima deve fare qualcos’altro, l’ordine va rispettato. Ci pensa lo scudiero, come a molte altre cose.

16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 07:33)

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, 2022-12-16 10:43:00, Compagni all’Atletico Madrid, sono due valori aggiunti delle rispettive nazionali: l’ex Udinese è il guardaspalle di Messi, Grizou dà equilibrio ai Bleus, Arianna Ravelli, inviata a Doha

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