di Alessandro Bocci, inviato a Doha
Deschamps cercher di lasciare il possesso palla all’Argentina, come contro il Marocco. Scaloni ha la stessa idea, lasciare il gioco alla Francia. Sar una partita a ritmi bassi
Il Mondiale nel deserto ha confermato la tendenza del momento: il possesso palla sta traslocando in soffitta. L’ottavo di finale tra Marocco e Spagna la fotografia, magari esagerata, della nuova frontiera. Il calcio va a cicli. Sembra un passo indietro, in realt uno in avanti. Il giro palla delle Furie Rosse, orizzontale e fine a se stesso, stato messo sotto dall’energica squadra di Regragui, abile a chiudere i varchi e lesta a colpire in contropiede.
La Francia campione del mondo, 4 finali nelle ultime 7 edizioni, ha capito in fretta qual la strada da percorrere anche perch dispone di una freccia veloce e infallibile come Mbapp. I Bleus in semifinale si sono sbarazzati del Marocco lasciando l’iniziativa ai nordafricani, che non la volevano ma sono stati costretti a prenderla perch si sono trovati a inseguire.
facile immaginare che Deschamps ci prover anche oggi, nella finale aperta, equilibrata e suggestiva, contro l’Argentina. Voi tenete la palla, noi facciamo gol. DD sa come si fa. Scaloni ha meno esperienza di giornate cos, in cui bisogna governare le emozioni, ma la stessa idea in testa. La finale sar contratta, giocata a ritmi bassi, almeno sin che la tattica prevarr sull’aspetto emotivo e la lucidit sulla stanchezza.
Una specie di partita a scacchi in cui la pazienza sar la prima virt. Ciascuna delle due squadre cercher di lasciare l’iniziativa all’altra, cercando di non scoprirsi. Messi la risposta a Mbapp. Il tango di Leo o il rap di Kylian? Molto passer da qui. L’argentino dentro il gioco della Seleccin e ne anche il leader carismatico, il francese si accende all’improvviso e ti castiga. Messi ringiovanito, ispirato quanto lo era nel Barcellona e mai al Psg, come se a Parigi fosse andato per preparare il Mondiale e spiare il nemico. Mbapp il Mondiale lo ha gi vinto e avr meno pressione addosso.
Scaloni, a differenza di Deschamps, cambia spesso l’Argentina, negli uomini, ma soprattutto nel sistema di gioco. Stavolta, proprio per arginare la furia devastante del ragazzo che va a 35 km all’ora, potrebbe scegliere il 3-5-2 gi sperimentato contro l’Olanda, sacrificando Paredes e Di Maria e inserendo un difensore in pi, Lisandro Martinez. Sar la partita delle stelle, della tattica e degli equilibratori del centrocampo il cui ruolo sar fondamentale.
Da una parte il nuovo Griezmann, la rivelazione in Qatar, non pi attaccante ma tuttocampista, un Kant con meno muscoli ma pi tecnica; dall’altra agir De Paul, che all’Udinese ha imparato la tattica e adesso scorta Messi e aiuta Enzo Fernandez nella costruzione del gioco. Scaloni fa leva sulla spinta di 40 mila argentini che sognano la Coppa.
Deschamps deve convivere con sinistri segnali, l’influenza che ha colpito i suoi difensori nei giorni scorsi e il problema al ginocchio che rischia di mettere fuori causa Giroud. La Francia ha pi qualit, l’Argentina pi garra. Ma una finale. Non conta giocarla, conta vincerla. E ogni dettaglio pu cambiare la storia.
18 dicembre 2022 (modifica il 18 dicembre 2022 | 07:22)
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, 2022-12-18 06:55:00, Deschamps cercherà di lasciare il possesso palla all’Argentina, come contro il Marocco. Scaloni ha la stessa idea, lasciare il gioco alla Francia. Sarà una partita a ritmi bassi, Alessandro Bocci, inviato a Doha