L’atleta più medagliata alle Olimpiadi (11) racconta cos’è successo: «Dotti e Cassinelli fanno traiettorie pericolose davanti a me, e mi dicono che non mi vogliono agli allenamenti. Il giorno del contatto con Dotti arriva: a 50 km/h contro le balaustre. Tanti cambi di tecnici, anche a un mese dai Giochi, è un asilo»