L’adozione dell’intelligenza artificiale sta rivoluzionando gli ambienti scolastici, introducendo una nuova era di efficienza e innovazione.
Il caso pionieristico di Abigail Bailey, l’avatar assistente del preside nell’istituto privato di Cottesmore nel Sussex, rappresenta una svolta significativa nel sistema scolastico inglese. Abigail, creato attraverso tecnologie IA avanzate simili a quelle di ChatGPT, gestisce l’organizzazione scolastica quotidiana, fornendo assistenza sia al personale che agli studenti.
In Italia, l’IA comincia a trovare spazio nelle aule, sebbene in modo più moderato. Il Liceo Scientifico Newton di Roma, sotto la guida della dirigente scolastica, Cristina Costarelli, utilizza strumenti come ChatGpt per ricerche ed approfondimenti critici, educando gli studenti sull’uso responsabile delle tecnologie emergenti.
La spinta verso l’innovazione viene alimentata anche dai fondi del Pnrr, destinati a promuovere corsi di formazione sulle nuove tecnologie. Come racconta Il Messaggero, l’Istituto Tecnico Industriale Fermi di Roma rappresenta un esempio di come questi fondi stiano alimentando progetti creativi: un robot progettato per la raccolta differenziata della plastica è già in azione, educando gli studenti sul potenziale della IA applicata alla sostenibilità.
Simona Benigno evidenzia come questo robot, in grado di navigare tra le classi per raccogliere i rifiuti in plastica, sia solo l’inizio. Progetti futuri potrebbero includere l’uso del riconoscimento facciale per monitorare l’accesso alle scuole o per automatizzare l’appello, riducendo così il tempo dedicato a queste routine e permettendo una gestione più efficace del tempo scolastico.
Le infinite possibilità dell’intelligenza artificiale
L’introduzione dell’IA nelle scuole non solo potenzia l’efficienza operativa, ma apre anche un mondo di possibilità educative. Che si tratti di automatizzare processi amministrativi o di fornire risorse didattiche avanzate, l’IA sta dimostrando di poter svolgere un ruolo cruciale nell’evoluzione del panorama educativo.
Tuttavia, l’importanza dell’interazione umana rimane centrale. Gli istituti scolastici sono chiari nel voler mantenere un approccio bilanciato, assicurando che l’IA sia utilizzata come uno strumento al servizio di docenti e studenti, e non come un sostituto dell’esperienza umana.
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