Arte, danza e anche boxe. Ecco le nuove «armi» per combattere il Parkinson

Arte, danza e anche boxe. Ecco le nuove «armi» per combattere il Parkinson

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di Paolo Foschini

Cinque percorsi per gli anziani nel progetto «Welfare Culturale». L’allenamento in palestra, la socialità, le visite guidate nei musei. L’efficacia da un punto di vista fisico e della relazione con gli altri

Che cosa hanno in comune l’allenamento a tirare un pugno, lo stare in pista per un giro di walzer, la visita guidata a un museo, un pomeriggio passato a dipingere? Che domande: son tutte attività che fan bene a chi soffre di Parkinson. E di altre malattie neurodegenerative. E per questo nel capoluogo toscano c’è chi ha pensato di metterle insieme, all’interno di un progetto più generale chiamato «Welfare Culturale» e sostenuto da Fondazione Cr Firenze, a favore di persone con quel tipo di problemi. Soprattutto persone anziane, certo. Ma non solo.

Il direttore generale della Fondazione, Gabriele Gori, lo ha spiegato presentando l’iniziativa e sottolineando che «l’invecchiamento della nostra società impone un’attenzione prioritaria su un tema di cui è facile prevedere l’ulteriore aggravarsi nel prossimo ventennio: per questo è importante muoversi ora». E muoversi con lo strumento della cultura, in questo caso. Per «far stare bene» la popolazione over 65 creando occasioni di socializzazione e nuovi stimoli. Perché invecchiare, oltre che facilità di malattia, comporta solitudine in agguato dietro l’angolo. Che non si cura con le medicine.

Cinque sono complessivamente i percorsi proposti, interamente gratuiti, in collaborazione con Fresco Parkinson Institute e con l’associazione culturale L’Immaginario, in sinergia con Ausl Toscana, Comune di Firenze e Musei del Bargello. Le prime tre iniziative si intitolano rispettivamente Dance Well, Arts for Parkinson e Boxe for Parkinson. E quest’ultima prevede lezioni di boxe vere e proprie, in grado di stimolare la muscolatura del corpo, l’equilibrio.

Da New York alla Toscana

Antesignani della «nobile arte» utilizzata come terapia in questo campo erano stati già diversi anni fa i gestori di una palestra di New York, a cui dal 2018 si è ispirata l’associazione fiorentina Un gancio al Parkinson presieduta dall’ortopedico Maurizio Bertoni che per prima in Italia ha avviato questa esperienza. I miglioramenti nei pazienti sono stati rilevati dopo pochi mesi, non solo in termini fisici ma anche dal punto di vista dell’umore e dell’autostima.

Dance Well invece consiste di fatto in lezioni collettive di ballo, con il coinvolgimento di familiari e caregiver. Gli incontri si svolgono nella Sala Auditorium Sonoria, messa a disposizione dal Comune, mentre nella BiblioteCanova hanno luogo i laboratori della terza proposta, denominata Arts for Parkinson. Anche in questo caso concepiti come lavoro di gruppo.

Inaugurazione

Le altre due iniziative del progetto «Welfare Culturale» sono ambientate al Museo Nazionale del Bargello, al Museo di Palazzo Davanzati e a Villa Bardini. Una si chiama OverArt e prevede una serie di visite guidate e attività studiate appositamente per gli anziani, con tappe vissute da seduti e un approccio all’arte improntato alla lentezza. L’altra si intitola Musei Oltre e viene descritta come un «percorso dedicato alla partecipazione culturale di persone neurodiverse»: il che nel caso specifico significa il coinvolgimento di persone anche non per forza anziane ma per esempio con autismo, con disturbi dell’apprendimento, con deficit di attenzione, puntando a vivere l’arte come momento di «incontro». Non solo incontro con la cultura e la bellezza ma con gli altri.

«In aggiunta ai percorsi fin qui proposti – ha proseguito il direttore generale Gori – come Fondazione contribuiremo presto al funzionamento di Casa Parkinson, che sarà prossimamente inaugurata, mettendo a disposizione le risorse per coprire il personale della struttura»: anche questo progetto, pure coordinato dal Fresco Parkinson Institute, propone un «modello di cura onnicomprensivo e integrato per rispondere nel modo più esaustivo ai molteplici bisogni delle persone affette dalla malattia».

7 ottobre 2022 (modifica il 7 ottobre 2022 | 17:44)

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, 2022-10-08 05:02:00, Cinque percorsi per gli anziani nel progetto «Welfare Culturale». L’allenamento in palestra, la socialità, le visite guidate nei musei. L’efficacia da un punto di vista fisico e della relazione con gli altri, Paolo Foschini

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