Ashton Kutcher racconta: «La vasculite mi ha impedito di vedere sentire e camminare per un anno»

Ashton Kutcher racconta: «La vasculite mi ha impedito di vedere sentire e camminare per un anno»

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di Cristina Marrone

L’attore ha raccontato il grave problema di salute che lo ha colpito due anni fa: «Ci ho messo un anno per riprendermi dalla malattia e mi sento fortunato ad essere vivo». In passato due ricoveri per pancreatite

«Una rara malattia autoimmune mi ha impedito di vedere, sentire e camminare». È la confessione choc di Ashton Kutcher, 44 anni sul programma tv Running Wild with Bear Grylls: The Challenge che andrà in onda lunedì prossimo su National Geographic e che è stata anticipata da Access Hollywood. «Due anni fa – ha raccontato l’attore – ho avuto una rarissima forma di vasculite che aveva messo fuori uso la mia vista, il mio udito, tutto il mio equilibrio. Non sapevo se sarei mai tornato a vedere, sentire, camminare. Ci ho messo un anno per recuperare i miei sensi». L’attore ha ammesso di aver vissuto un periodo terribile: «Sono fortunato ad essere vivo». E adesso, dopo aver recuperato in pieno la sua salute dice di guardare la vita con occhi diversi: «La vita oggi mi sembra più divertente».

Che cosa è la vasculite

La vasculite è un’infiammazione dei vasi sanguigni e può causare l’ispessimento delle pareti dei vasi sanguigni, riducendo la larghezza del passaggio attraverso il vaso. Se il flusso sanguigno è limitato, può causare danni agli organi e ai tessuti. Esistono circa 20 tipi distinti di vasculite, differenziati in base alle dimensioni e alla posizione dei vasi interessati. I disturbi possono interessare vasi piccoli come capillari, che hanno un diametro compreso tra 5 e 10 micrometri, e quelli grandi come l’aorta, il vaso principale che pompa il sangue fuori dal cuore.

I sintomi comuni includono eruzioni cutanee, affaticamento, debolezza, febbre, dolori articolari, alterazioni della vista, mal di testa, congestione nasale e/o naso sanguinante, respiro corto, dolore addominale, problemi ai reni (urina scura), problemi ai nervi (intorpidimento, debolezza e dolore). Fattori di età, etnia, storia familiare e stile di vita come il fumo e l’uso di droghe possono contribuire al rischio di vasculite. Anche alcuni farmaci per l’ipertensione, le malattie della tiroide e le infezioni possono contribuire al rischio di andare incontro a vasculite.

La vasculite può verificarsi da sola o in combinazione con altre malattie reumatiche, come l’artrite reumatoide, il lupus o la sclerodermia. Anche avere un’infezione da epatite B o C può essere un fattore scatenante, così come i tumori del sangue come la leucemia e il linfoma.

Il trattamento ha lo scopo di ridurre l’infiammazione. Per i casi lievi, i farmaci antidolorifici da banco possono aiutare. Per i casi più gravi, i medici possono prescrivere steroidi, anticorpi monoclonali e immunomodulatori o farmaci immunosoppressori

Kutcher non ha specificato di quale tipo di vasculite soffrisse due anni fa, specificando solo che si trattava di una versione più rara del disturbo e, in base ai sintomi, più grave. Alcune forme di vasculite sono lievi e possono risolversi da sole nel tempo. Altri sono notevolmente più gravi e possono richiedere un trattamento attivo.

I due ricoveri per pancreatite

Non è la prima volta che Ashton Kutcher si trova a fare i conti con problemi di salute rilevanti. Nel 2013, mentre lavorava al film su Steve Jobs, è finito due volte in ospedale per pancreatite. Jobs, negli ultimi anni della sua vita aveva cambiato completamente la sua alimentazione e mangiava solo frutta. Ashton, per entrare il più possibile nei suoi panni voleva imitarlo al meglio. La sua dieta dunque, come ha raccontato la moglie Mila Kunis, era costituita soprattutto da frutta e succo di carota: «A un certo punto era arrivato a mangiare esclusivamente uva. È stato un vero stupido. Siamo finiti in ospedale due volte con la pancreatite !».

9 agosto 2022 (modifica il 9 agosto 2022 | 14:19)

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, 2022-08-09 12:19:00, L’attore ha raccontato il grave problema di salute che lo ha colpito due anni fa: «Ci ho messo un anno per riprendermi dalla malattia e mi sento fortunato ad essere vivo». In passato due ricoveri per pancreatite, Cristina Marrone

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