Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh è il film da vedere al cinema nel weekend Luca Barnabé

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Invito a nozze con delitto… Ovvero, la nuova versione cinematografica del libro Assassinio sul Nilo di Agatha Christie, già portata sul grande schermo da John Guillermin nel 1978.

Assassinio sul Nilo uscita: torna il più grande detective del mondo

Torna il «più grande detective del mondo». Assassinio sul Nilo è nel cinema dal 10 febbraio. Kenneth Branagh veste ancora i panni iconici di Hercule Poirot, che furono di Peter Ustinov. Mustacchioni e barbetta “a mosca” sotto il labbro inferiore. L’attore inglese è per la seconda volta anche regista della “saga” reboot.

Una scena di Assassinio sul Nilo di (e con) Kenneth Branagh (a destra), spettacolo lussuosissimo arrivato finalmente al cinema. Gal Gadot e Armie Hammer (la coppia a sinistra) sono affiancati da Annette Bening, Sophie Okonedo, Tom Bateman. È il ricchissimo cast del film tratto dal romanzo giallo di Agatha Christie.

Atmosfere d’antan e un cast all star (dalla fulgida Gal Gadot al controverso Armie Hammer, fino ad Annette Bening). Il risultato è piacevole e divertente.
Certo, se conoscete già il colpevole (i colpevoli?) accuserete un po’ l’eccessiva lunghezza. Ma diverse libertà rispetto al testo originale e alcuni colpi di scena (almeno sentimentali) sono garantiti.
Non perdetelo sul grande schermo!
#SoloInSala

Assassinio sul Nilo: trama, cast

Prima guerra mondiale. Nel fango della trincea, vediamo un giovanissimo Hercule Poirot (Branagh dal volto ringiovanito, grazie al digitale). Benché soldato semplice, il ragazzo ha un’intuizione che fa raggiungere l’obiettivo (la conquista di un ponte) e porta in salvo il “suo” battaglione. Resta però ferito sul campo.

Lo ritroviamo in ospedale, il volto in parte sfigurato (da qui la genesi dei baffoni). Al capezzale gli tiene compagnia la fidanzata Katherine, in lacrime.

Alcuni anni dopo, Poirot – ormai noto detective – in un locale notturno osserva silenzioso un ballo tra due fidanzati, all’apparenza innamoratissimi. Jacqueline (Emma Mackey) e Simon (Armie Hammer). La ragazza presenta il futuro marito alla ricca Linnet Ridgeway (Gal Gadot), sua grande amica. Le chiede di procurare un lavoro a Simon, perennemente disoccupato. La donna accetta e il patto viene suggellato con un ballo.

Emma Mackey e Gal Gadot in una scena del film

 

Poco tempo dopo, in Egitto, scopriamo che proprio Linnet sta per sposare Simon. Jacqueline, dal cuore infranto, perseguita la coppia e minaccia un omicidio. Alla festa di nozze, a bordo della nave Karnak, sulle placide acque del Nilo, viene invitato anche Poirot.

Dopo diversi balli e molte bottiglie stappate, Linnet viene ritrovata morta con un foro di proiettile alla tempia. Tutti gli invitati a bordo sono sospettati, prima fra tutte l’“imbucata” Jacqueline…

Hercule Poirot indaga. Chi ha ucciso la giovane sposa?

Assassinio sul Nilo: il trailer ufficiale italiano

 

 

Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh: la recensione

Un grande classico rivisto attraverso le tecnologie nuove (grande uso di CGI) e vecchie (è stato girato in 65 mm). Con un gruppo di divi hollywoodiani in trasferta esotica. È un piacevole “viaggio” cinematografico e un “giallo” d’altri tempi.

Kenneth Branagh dirige con mestiere una storia cult, aggiungendo digressioni nel passato di Poirot. L’amore negato da una tragedia. E la genesi dei baffi. Inserisce anche il personaggio di Bouc (Tom Bateman), non presente nel romanzo, che fa da trait d’union con il film precedente.

Il genere whodunit?

L’operazione è forse più interessante di Assassinio sull’Orient Express, un po’ troppo fedele al testo di Agatha Christie. Assassinio sul Nilo mescola efficacemente gusto per il genere “whodunit?” (sostanzialmente: chi è colpevole?) e nuove tecnologie (forse troppe: il corvo nero che vola in trincea).

Ogni attore, dai protagonisti ai caratteristi, dà le giuste sfumature ai personaggi. Tutti con un’ombra scura dietro la maschera di un volto sorridente.

Kenneth Branagh, regista e protagonista nei baffi e nei panni del detective Hercule Poirot

Amore blues

Uno degli aspetti più spiazzanti dell’opera è il detour verso gli amori “tossici”, i cuori infranti e la “tragedia amorosa”. Presente anche nel romanzo, in questo adattamento l’aspetto mélo è in primo piano.

«Ecco perché gran parte delle storie d’amore sono in realtà delle tragedie», si osserva nella penultima pagina del libro. Branagh si prende la licenza poetica di inserire una lunga introduzione. Ci mostra – in bianco e nero – Poirot da giovane, in trincea, durante la Prima guerra mondiale. Conosciamo così anche la sua amata Katherine…

Poirot anni dopo si invaghisce qui della cantante jazz e blues Salome Otterbourne (bravissima l’inglese nera Sophie Okonedo), che canta diversi pezzi suggestivi e struggenti.
Dai faraoni morti tumulati insieme alle vedove ancora vive fino alle donne tradite nel “presente”. Il tema più potente del film è forse proprio quello dell’“amore blues”.

Una scena del film, “sequel” di Assassinio sull’Orient Express

Un animo classico

Le atmosfere di un lusso del passato, le acconciature da Hollywood classica, lo champagne e i superalcolici. Le sinuose sonorità jazz, il fumo delle sigarette…
Ogni dettaglio rimanda a un cinema che non c’è più. Branagh lo riporta in vita – visivamente – in modo esteticamente impeccabile. Un sentire da Tenera è la notte e Il grande Gatsby, almeno fino a quando il buio della notte e dell’animo umano non prevale sulla dolcezza delle bollicine…
Il formato 65 mm, già usato dal regista sia in Assassinio sull’Orient Express che nel kolossal shakespeariano Hamlet, consente riprese ampie (magnifici i “quadri” di gruppo). E con una profondità che destabilizza lo spettatore.

Hercule Poirot non è mai stato così vivo e “tangibile”.

Buona visione!

Amica ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Invito a nozze con delitto… Ovvero, la nuova versione cinematografica del libro Assassinio sul Nilo di Agatha Christie, già portata sul grande schermo da John Guillermin nel 1978.
Assassinio sul Nilo uscita: torna il più grande detective del mondo
Torna il «più grande detective del mondo». Assassinio sul Nilo è nel cinema dal 10 febbraio. Kenneth Branagh veste […]
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Invito a nozze con delitto… Ovvero, la nuova versione cinematografica del libro Assassinio sul Nilo di Agatha Christie, già portata sul grande schermo da John Guillermin nel 1978.
Assassinio sul Nilo uscita: torna il più grande detective del mondo
Torna il «più grande detective del mondo». Assassinio sul Nilo è nel cinema dal 10 febbraio. Kenneth Branagh veste ancora i panni iconici di Hercule Poirot, che furono di Peter Ustinov. Mustacchioni e barbetta “a mosca” sotto il labbro inferiore. L’attore inglese è per la seconda volta anche regista della “saga” reboot.

Una scena di Assassinio sul Nilo di (e con) Kenneth Branagh (a destra), spettacolo lussuosissimo arrivato finalmente al cinema. Gal Gadot e Armie Hammer (la coppia a sinistra) sono affiancati da Annette Bening, Sophie Okonedo, Tom Bateman. È il ricchissimo cast del film tratto dal romanzo giallo di Agatha Christie.

Atmosfere d’antan e un cast all star (dalla fulgida Gal Gadot al controverso Armie Hammer, fino ad Annette Bening). Il risultato è piacevole e divertente.
Certo, se conoscete già il colpevole (i colpevoli?) accuserete un po’ l’eccessiva lunghezza. Ma diverse libertà rispetto al testo originale e alcuni colpi di scena (almeno sentimentali) sono garantiti.
Non perdetelo sul grande schermo!
#SoloInSala
Assassinio sul Nilo: trama, cast
Prima guerra mondiale. Nel fango della trincea, vediamo un giovanissimo Hercule Poirot (Branagh dal volto ringiovanito, grazie al digitale). Benché soldato semplice, il ragazzo ha un’intuizione che fa raggiungere l’obiettivo (la conquista di un ponte) e porta in salvo il “suo” battaglione. Resta però ferito sul campo.
Lo ritroviamo in ospedale, il volto in parte sfigurato (da qui la genesi dei baffoni). Al capezzale gli tiene compagnia la fidanzata Katherine, in lacrime.
Alcuni anni dopo, Poirot – ormai noto detective – in un locale notturno osserva silenzioso un ballo tra due fidanzati, all’apparenza innamoratissimi. Jacqueline (Emma Mackey) e Simon (Armie Hammer). La ragazza presenta il futuro marito alla ricca Linnet Ridgeway (Gal Gadot), sua grande amica. Le chiede di procurare un lavoro a Simon, perennemente disoccupato. La donna accetta e il patto viene suggellato con un ballo.

Emma Mackey e Gal Gadot in una scena del film

 
Poco tempo dopo, in Egitto, scopriamo che proprio Linnet sta per sposare Simon. Jacqueline, dal cuore infranto, perseguita la coppia e minaccia un omicidio. Alla festa di nozze, a bordo della nave Karnak, sulle placide acque del Nilo, viene invitato anche Poirot.
Dopo diversi balli e molte bottiglie stappate, Linnet viene ritrovata morta con un foro di proiettile alla tempia. Tutti gli invitati a bordo sono sospettati, prima fra tutte l’“imbucata” Jacqueline…
Hercule Poirot indaga. Chi ha ucciso la giovane sposa?
Assassinio sul Nilo: il trailer ufficiale italiano
 
 
Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh: la recensione
Un grande classico rivisto attraverso le tecnologie nuove (grande uso di CGI) e vecchie (è stato girato in 65 mm). Con un gruppo di divi hollywoodiani in trasferta esotica. È un piacevole “viaggio” cinematografico e un “giallo” d’altri tempi.
Kenneth Branagh dirige con mestiere una storia cult, aggiungendo digressioni nel passato di Poirot. L’amore negato da una tragedia. E la genesi dei baffi. Inserisce anche il personaggio di Bouc (Tom Bateman), non presente nel romanzo, che fa da trait d’union con il film precedente.
Il genere whodunit?
L’operazione è forse più interessante di Assassinio sull’Orient Express, un po’ troppo fedele al testo di Agatha Christie. Assassinio sul Nilo mescola efficacemente gusto per il genere “whodunit?” (sostanzialmente: chi è colpevole?) e nuove tecnologie (forse troppe: il corvo nero che vola in trincea).
Ogni attore, dai protagonisti ai caratteristi, dà le giuste sfumature ai personaggi. Tutti con un’ombra scura dietro la maschera di un volto sorridente.

Kenneth Branagh, regista e protagonista nei baffi e nei panni del detective Hercule Poirot

Amore blues
Uno degli aspetti più spiazzanti dell’opera è il detour verso gli amori “tossici”, i cuori infranti e la “tragedia amorosa”. Presente anche nel romanzo, in questo adattamento l’aspetto mélo è in primo piano.
«Ecco perché gran parte delle storie d’amore sono in realtà delle tragedie», si osserva nella penultima pagina del libro. Branagh si prende la licenza poetica di inserire una lunga introduzione. Ci mostra – in bianco e nero – Poirot da giovane, in trincea, durante la Prima guerra mondiale. Conosciamo così anche la sua amata Katherine…
Poirot anni dopo si invaghisce qui della cantante jazz e blues Salome Otterbourne (bravissima l’inglese nera Sophie Okonedo), che canta diversi pezzi suggestivi e struggenti.
Dai faraoni morti tumulati insieme alle vedove ancora vive fino alle donne tradite nel “presente”. Il tema più potente del film è forse proprio quello dell’“amore blues”.

Una scena del film, “sequel” di Assassinio sull’Orient Express

Un animo classico
Le atmosfere di un lusso del passato, le acconciature da Hollywood classica, lo champagne e i superalcolici. Le sinuose sonorità jazz, il fumo delle sigarette…
Ogni dettaglio rimanda a un cinema che non c’è più. Branagh lo riporta in vita – visivamente – in modo esteticamente impeccabile. Un sentire da Tenera è la notte e Il grande Gatsby, almeno fino a quando il buio della notte e dell’animo umano non prevale sulla dolcezza delle bollicine…
Il formato 65 mm, già usato dal regista sia in Assassinio sull’Orient Express che nel kolossal shakespeariano Hamlet, consente riprese ampie (magnifici i “quadri” di gruppo). E con una profondità che destabilizza lo spettatore.
Hercule Poirot non è mai stato così vivo e “tangibile”.
Buona visione!
Amica ©RIPRODUZIONE RISERVATA
The post Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh è il film da vedere al cinema nel weekend appeared first on Amica.
Invito a nozze con delitto… Ovvero, la nuova versione cinematografica del libro Assassinio sul Nilo di Agatha Christie, già portata sul grande schermo da John Guillermin nel 1978.
Assassinio sul Nilo uscita: torna il più grande detective del mondo
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