di Adriana LogroscinoLa mossa sulla prescrizione. Seduta fiume per il decreto anti rave, passa la fiducia ma polemica sulla ghigliottina All’ostruzionismo annunciato dall’opposizione, che la riunione in extremis della conferenza dei capigruppo non riesce a disinnescare, la maggioranza replica con la seduta fiume. Scongiurato, per ora, il ricorso alla cosiddetta ghigliottina, prerogativa del presidente della Camera, annunciata per (e con corredo di polemiche), dal ministro per i Rapporti col parlamento, Luca Ciriani, in diretta tv. Sul decreto rave, da convertire in legge entro domani pena la decadenza, ieri il governo ha incassato il voto di fiducia (206 i s, 145 i no, 3 gli astenuti) ma si va avanti muro contro muro, con le opposizioni che hanno presentato oltre 150 ordini del giorno. La seduta non si interrompe fino al voto finale di conversione che non potr arrivare prima delle 19 di oggi. Tuttavia, pur se in questo clima, Terzo polo e centrodestra trovano un terreno su cui convergere, un nuovo possibile asse tra una forza dell’opposizione e la maggioranza: lo smantellamento della spazzacorrotti, provvedimento bandiera dei Cinquestelle. L’ordine del giorno, a prima firma di Enrico Costa di Azione, e sottoscritto da tutti i deputati del gruppo, impegna il governo a predisporre il ripristino della disciplina della prescrizione sostanziale in tutti i gradi di giudizio, rimuovendo le criticit derivanti dalla legge 3/2019. Fonti della maggioranza fanno filtrare l’intenzione di dare il voto favorevole alla proposta: plausibile, l’ordine del giorno accoglie le posizioni del centrodestra. Il cosiddetto decreto antirave, il primo varato dal governo Meloni, in via di conversione introduce il reato di organizzazione di raduni musicali su terreni altrui e in cui si faccia uso di sostanze stupefacenti, dispone pene dai 3 ai 6 anni di carcere (soglia sufficiente a consentire il ricorso alle intercettazioni) prevede la confisca delle cose destinate a commettere il reato, come anche dei proventi e del profitto e multe fino a diecimila euro. Ma nel provvedimento al centro della guerriglia parlamentare non c’ solo questo: previsto anche il reintegro del personale sanitario non vaccinato, la sospensione delle multe agli ultracinquantenni no vax e infine nuove norme sull’ergastolo ostativo, estendendo i benefici penitenziari ai condannati per reati contro la Pubblica amministrazione. Proprio la disomogeneit dei temi, insieme alla mancanza dei requisiti di necessit e urgenza, sono stati messi nel mirino dalle forze di opposizione. Ieri, poi, la ventilata ipotesi, da parte di un ministro, del ricorso alla ghigliottina ha provocato un’ulteriore sollevazione: Inaccettabile invasione di campo nelle prerogative del parlamento, attacca la capogruppo pd, Debora Serracchiani. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana, rassicura: Chieder al ministro Ciriani delucidazioni. Ma poi avverte: Per evitare la ghigliottina, serve buona volont da parte di tutti. Intanto si va avanti senza interruzioni fino al voto. 29 dicembre 2022 (modifica il 29 dicembre 2022 | 11:11) © RIPRODUZIONE RISERVATA