Assegnazione provvisoria docenti 2023, verrà data priorità alla scelta delle singole scuole o alla classe di concorso di titolarità? [VIDEO]

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Le domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria sono partite il 15 giugno. C’è tempo fino al 5 luglio per inoltrare l’istanza per gli insegnanti. Sono diverse le domande e i dubbi da parte dei nostri lettori.

Ad esempio: l‘ordine delle preferenze espresso per singole scuole sarà rispettato così com’è o verrà data priorità alla classe di concorso di titolarità?

Si tratta di un quesito arrivato in diretta nel corso del Question Time del 15 giugno a cui ha risposto Stefano Cavallini, rappresentante del sindacato Anief.

Prima c’è l’espressione delle scuole e poi priorità alla classe di concorso. Queste sono regole che non sono cambiate, perché il contratto va in ultrattività“, mette in chiaro subito il sindacalista.

Per quanto riguarda la classe di concorso di titolarità – continua -, l’assegnazione provvisoria tiene conto delle esigenze di famiglia e quindi non si sceglie la classe di concorso su cui si vuoi fare domanda. Ovvero, l’assegnazione provvisoria viene fatta prioritariamente sulla classe di concorso cui si è titolari. In seconda battuta, se non si trova posto per la classe di concorso per cui si è titolare, però si ha altra abilitazione o specializzazione di sostegno, in subordine si può fare anche su queste”.

Invece, “per quanto riguarda le preferenze delle singole scuole – spiega Cavallini – tutto dipende dalla persona a cui bisogna ricongiungersi e anche rispetto al fatto se si hanno precedenze e che tipo di precedenze.

Per esempio – chiarisce il sindacalista – se ci si deve avvicinare a qualcuno a cui bisogna dare assistenza, perché ha una 104, articolo 3, comma 3, tecnicamente bisogna scegliere prima le scuole del comune oltre al comune dell’assistito prima di andare fuori dal comune“.

La risposta di Stefano Cavallini si può ascoltare al minuto 12:00

TUTTE LE RISPOSTE

Chi può presentare domanda di assegnazione provvisoria

La richiesta di assegnazione provvisoria è vincolata a precise motivazioni e può essere indicata solo una provincia:

  • ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
  • ricongiungimento al coniuge/parte dell’unione civile ovvero al convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica; si può chiedere per ricongiungimento al convivente. Cosa allegare alla domanda
  • gravi esigenze di salute del richiedente, comprovate da idonea certificazione sanitaria;
  • ricongiungimento al genitore.

Da evidenziare che non ci saranno vincoli, dunque, tutti gli insegnanti assunti in  ruolo potranno produrre domanda, a patto che siano soddisfatti i requisiti sopra indicati.

Ciò significa che anche i docenti che hanno ottenuto il trasferimento magari in una sede non gradita, potranno presentare la domanda di assegnazione provvisoria, anche esprimendo la scuola di attuale titolarità (a meno che il trasferimento sia stato ottenuto nel medesimo comune, quest’ultimo sia diviso in distretti sub comunali e l’interessato fruisca di una delle precedenze previste dal CCNI).

Assegnazioni provvisorie docenti 2023: chi può presentare domanda dal 15 giugno, quali preferenze esprimere, quali precedenze valgono [LO SPECIALE]

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