L’importo dell’assegno unico e universale subirà un aumento del 8,1% in base all’andamento dell’inflazione a partire da questo mese. Ricordiamo che la misura è diretta a tutte le famiglie con figli fino a 21 anni e senza limiti d’età per i figli disabili. Si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza
Non solo gli importi verranno rivalutati, ma anche le soglie Isee per determinare la graduazione dell’importo.
Anche se le tabelle ufficiali non sono ancora state pubblicate, è noto che l’importo dell’assegno unico e universale subirà un aumento del 8,1%, che corrisponde alla crescita media dell’indice dei prezzi al consumo dello scorso anno.
Questa rivalutazione, segnala Il Messaggero in un approfondimento sul proprio sito, verrà applicata agli assegni in pagamento a febbraio con effetto dal mese di gennaio e contemporaneamente verranno introdotti ulteriori incrementi previsti dalla legge di Bilancio.
In particolare, ci sarà un aumento del 50% per i bambini di età inferiore a un anno, i nuclei con 3 figli e Isee non superiore a 40 mila euro, e per le famiglie con 4 figli, che si sommerà naturalmente all’effetto della rivalutazione.
Il sussidio per il figlio minorenne ha un importo base di 175 euro al mese per i nuclei con Isee inferiore a 15.000 euro. Se l’Isee supera questa soglia, l’importo decresce gradualmente di 0,5 euro ogni 100 euro di aumento dell’Isee. Ad esempio, per un Isee di 20.000 euro, l’importo è di 150 euro, mentre per un Isee di 40.000 euro o superiore, l’importo è fisso a 50 euro.
Questo mese, l‘assegno subirà una rivalutazione del 8,1% che riguarderà sia l’importo che le soglie Isee. Questo significa che l’importo base salirà a circa 189 euro per un Isee fino a 16.215 euro, mentre il tetto massimo salirà a 43.240 euro con un importo di circa 54 euro. Tuttavia, poiché l’Isee viene calcolato sulla base della situazione finanziaria di due anni prima, è improbabile che sia aumentato allo stesso ritmo dell’inflazione, il che significa che molte famiglie potrebbero vedere un aumento effettivo superiore al 8,1%.
Inoltre, la Legge di bilancio 2023 ha introdotto ulteriori aumenti per alcune situazioni, come bambini di età inferiore a un anno, nuclei con 3 figli e un Isee non superiore a 40.000 euro e famiglie con 4 figli. In questi casi, l’aumento sarà del 50%, che si sommerà all’effetto della rivalutazione. Anche le maggiorazioni per i nuclei con persone disabili sono state rese permanenti dalla legge di bilancio, dopo essere state valide solo nel 2022.
Adeguamento assegno unico 2023
ISEE fino a 16mila euro
da 175 euro a 189 euro
ISEE fino a 21mila euro
da 150 euro a 162 euro
ISEE fino a 27mila euro
da 125 a 135 euro
ISEE fino a 32mila euro
da 100 a 108 euro
ISEE fino a 37mila euro
da 75 a 81 euro
ISEE da 43mila euro
da 50 a 54 euro
NOTA BENE La Legge di bilancio 2023 ha introdotto ulteriori aumenti per alcune situazioni, come bambini di età inferiore a un anno, nuclei con 3 figli e un Isee non superiore a 40.000 euro e famiglie con 4 figli. In questi casi, l’aumento sarà del 50%, che si sommerà all’effetto della rivalutazione.
Arretrati in arrivo
A partire dalle prime settimane di febbraio, gli arretrati verranno pagati alle famiglie che non hanno ricevuto la mensilità precedente. Le date di pagamento sono comprese tra il 10 e il 14 febbraio.
Si noti che l’anticipo sul pagamento dell’assegno sarà disponibile solo per le famiglie che sono ancora in attesa degli arretrati per gennaio 2023 o dicembre 2022. Dalla metà del mese, invece, verrà effettuata l’erogazione del mese in corso, dal 13 al 28 febbraio.
Per conoscere la data precisa di pagamento dell’Assegno Unico, è possibile accedere al sito web dell’Inps con credenziali come SPID, CIE o CNS, visualizzare il fascicolo previdenziale e verificare la data di lavorazione e di pagamento.
Novità dal 2023
Come segnala l’Inps, dal 1° marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di assegno unico e universale, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza dover presentare una nuova domanda. Resta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’ ISEE per poter usufruire dell’importo completo.
I dati della domanda saranno automaticamente prelevati dagli archivi dell’Istituto, che procederà a liquidare il beneficio in continuità. I richiedenti dovranno tuttavia comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di Assegno unico trasmessa all’INPS prima del 28 febbraio 2023 (ad esempio: nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni IBAN , maggiore età dei figli), integrando tempestivamente la domanda già trasmessa.
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