di Redazione online
La deputata Pd sulla pronuncia della Corte d’Appello che ha escluso la violenza sessuale perché la ragazza «era sbronza ed aveva lasciato la porta socchiusa, come un invito ad osare»
«Gli dissi chiaramente: non voglio». «Lui invece ha insistito, ha fatto ricorso alla forza, abusando di lei nel bagno di un locale. È successo nel 2019 a Torino. La sentenza in primo grado si è conclusa con una condanna a due anni e due mesi per violenza sessuale. In Appello, invece, due giorni fa, è accaduto l’imponderabile: i giudici hanno ribaltato il verdetto perché la vittima era “alterata dall’alcol” e la cerniera dei pantaloni della ragazza, strappata dall’aggressore durante lo stupro, “di modesta qualità”. Una decisione vergognosa, che scarica la colpa dello stupro sulla vittima e manda assolto lo stupratore. Un concentrato di sessismo e misoginia». Lo scrive su Facebook Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Che aggiunge: «È ora di smetterla di giustificare i colpevoli e dare addosso a chi la violenza la subisce. In Spagna, con una recente riforma, è stato introdotto un principio fondamentale: nessuna forma di rapporto o approccio sessuale senza il consenso chiaro della persona. “Solo sì è sì”. Qualsiasi atto compiuto senza il consenso esplicito della donna è quindi violenza. Basta libere interpretazioni, attenuanti, scuse. Sia così anche in Italia. Il ddl sul consenso già presentato al Senato da Valeria Valente sia approvato al più presto».
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8 luglio 2022 (modifica il 8 luglio 2022 | 16:54)
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, 2022-07-08 19:09:00, La deputata Pd sulla pronuncia della Corte d’Appello che ha escluso la violenza sessuale perché la ragazza «era sbronza ed aveva lasciato la porta socchiusa, come un invito ad osare», Redazione online